Sfiduciato Santino Armaro
Impallinato a scrutinio segreto il presidente del consiglio comunale di Siracusa
Il consiglio comunale di Siracusa ha votato ieri sera a scrutinio segreto (chiesto da Salvatore Castagnino ed Elio Di Lorenzo) contro il suo presidente, Santino Armaro. Con 14 sì e 11 no, l'assise ha approvato una mozione presentata da Simona Princiotta lo scorso 28 giugno; la consigliera ha lasciato l'aula prima che fosse affrontato il punto in questione. Neppure Armaro ha partecipato alla seduta, che è stata presieduta dal vice, Giuseppe Impallomeni. Dopo il voto e la relazione sul successivo punto all'ordine del giorno, il Piano d’azione per l’energia sostenibile, l'assemblea si è sciolta per mancanza del numero legale.
Sorge invece una questione formale su qualificazione della mozione, presentata da Princiotta come sfiducia. In realtà, secondo quanto illustrato dal segretario generale, Danila Costa, in risposta a due quesiti posti da Cetty Vinci e Stefania Salvo, si tratterebbe di una mozione di censura perché la sfiducia non è prevista per il presidente del consiglio comunale; è prevista, invece, la mozione di revoca per atti commessi contro il dovere di imparzialità, ma la richiesta di Princiotta faceva riferimento a fatti che sarebbero stati commessi quando Armaro era presidente della commissione Urbanistica e non del Consiglio.
In particolare la mozione si occupava di una denuncia presentata in Procura il 14 aprile scorso dalla stessa Princiotta su una presunta distruzione di verbali manoscritti dei lavori della commissione, distruzione che sarebbe stata concordata con Armaro e con l'ufficio di presidenza. La consigliera aveva detto che la circostanza era stata confermata da una dipendente comunale chiamata a testimoniare.
Il confronto si è concentrato sulla partecipazione di Princiotta ai lavori in quanto firmataria dell’esposto in Procura e quindi in un posizione di possibile conflitto di interesse. La questione è stata sollevata dalla stessa consigliera (che ha fatto rifermento a dichiarazioni rese nei giorni scorsi alla stampa da Armaro), chiedendo un parere al segretario generale; questi ha risposto che doveva essere la consigliera a valutare se ci fosse qualche ragione di incompatibilità tale da compromettere la validità della delibera.
Subito dopo, il vice presidente Impallomeni ha letto una lunga nota con la quale Armaro diffidava Princiotta dal partecipare al dibattito e al voto sulla mozione in quanto direttamente coinvolta nella vicenda perché contro-denunciata dallo stesso presidente per diffamazione. La sola presenza in aula della consigliera, secondo Armaro, avrebbe potuto condizionare il giudizio dei partecipanti alla seduta. Princiotta ha quindi annunciato la decisione di lasciare la riunione, non senza prima avere evidenziato la presenza in aula di “consiglieri indagati o rinviati giudizio per reati contro la pubblica amministrazione” e che continuano a restare nella carica.
Immediata la reazione dei consiglieri di opposizione, Cetty Vinci, Salvo Sorbello, Massimo Milazzo e Fabio Rodante.
"Dopo la votazione di ieri sera, è del tutto evidente come l'attuale presidente Armaro, sfiduciato dal consiglio comunale, debba dimettersi subito.
Il consiglio comunale ha bocciato senza appello la sua conduzione del consiglio che più volte da noi è stata ritenuta parziale e non garante dei diritti della minoranza".