La consigliera sollecita il sindaco
Social Housing a Siracusa, Vinci: "Non dimenticare chi è in difficoltà"
“Riprendere i progetti avviati prima del rimpasto in giunta e mantenere le promesse fatte a chi si trova in difficoltà”. Così la consigliera comunale di opposizione Cetty Vinci sollecita l’amministrazione di Siracusa e l’assessore alle Politiche sociali e abitative Giovanni Sallicano, a non dimenticare le famiglie siracusane che versano in gravi condizioni. Come, un esempio su tutti, la donna che, grazie all’aiuto della Chiesa, e della stessa consigliera Vinci che ha fatto da intermediaria, è riuscita a lasciare insieme ai suoi 5 figli l’abitazione fatiscente in cui viveva alla Borgata, per trasferirsi in un appartamento individuato da padre Marco, della parrocchia di San Metodio, per il quale grazie a un progetto ideato con l’amministrazione comunale, “Social Housing first”, ha garantito il pagamento delle prime mensilità. Il progetto, infatti, prevedeva in collaborazione con la Caritas, la possibilità la possibilità, per una decina di nuclei familiari disagiati, opportunamente valutati dai Servizi sociali, di avere garantito per un anno il pagamento dei canoni di locazione, in equa-ripartizione delle spese fra l’ente benefico e il Comune. “Fino a che la copertura dei canoni di locazione è stata di competenza della parrocchia, tutto è andato bene – spiega Cetty Vinci – nel momento in cui quest’onere è passato al Comune, l’affitto non è stato più pagato e questa famiglia, adesso, rischia lo sfratto”.
In mezzo c’è stato il rimpasto in giunta e la sostituzione di Rosalba Scorpo con Giovanni Sallicano alla guida dell’assessorato e, di conseguenza, lo stallo. “Questa discontinuità ha bloccato ogni progetto e gettato in seria difficoltà molte famiglie siracusane già pesantemente colpite dalle difficoltà – prosegue Cetty Vinci, capogruppo del Gruppo Opposizione -. È necessario che il sindaco garantisca una continuità di governo fondamentale per il buon andamento della città e che non abbandoni, all’improvviso, le azioni intraprese, anche in sinergia con Chiesa e associazioni, paralizzando, di fatto, un settore come quello delle Politiche sociali”.