Il terremoto riapre il dibattito
"Il fascicolo del fabbricato", il gruppo Pd di Siracusa: "Non sia un libro dei sogni"
Il gruppo consiliare del Pd di Siracusa intende fare da pungolo all’amministrazione comunale, alla Protezione civile e al Governo regionale, affinché anche il “Fascicolo fabbricato” non costituisca ancora un libro dei sogni, ma diventi operativo. Tra l’altro, l’anno scorso, in fase di approvazione del Piano triennale delle Opere pubbliche è stato inserito un nostro atto di indirizzo volto ad avviare l’iter propedeutico alla stesura del “Fascicolo del fabbricato”, una sorta di carta di identità di tutte le unità edilizie presenti nel territorio.
"Il violento sisma delle Marche che, secondo un bilancio ancora provvisorio, ha causato la morte di quasi 300 persone e raso al suolo numerosi edifici, sta riportando alla memoria anche la cronica carenza di un importante strumento quale il “ Fascicolo del fabbricato”. In detto fascicolo, di cui ciclicamente si ricomincia a parlare proprio a ridosso di eventi catastrofici come quello recente, sono riportate informazioni di natura identificativa, progettuale, strutturale, impiantistica, ambientale relative all’edificio, nonché le modifiche apportate rispetto alla fisionomia originaria. Il “fascicolo del fabbricato” è, dunque, uno strumento per il controllo dello stato di conservazione del patrimonio edilizio teso ad individuare le situazioni di rischio dei fabbricati e a programmare nel tempo interventi di manutenzione, ristrutturazione e consolidamento strutturale per migliorare la qualità degli stessi, rendendoli più adeguati anche alle problematiche di tipo calamitoso. Quando presidente dell’Ordine degli architetti era Francesco Pappalardo, il medesimo Ordine aveva intrapreso, in collaborazione con il Consiglio nazionale degli architetti , le procedure per la redazione del “Fascicolo fabbricato” per gli immobili pubblici da estendere successivamente a quelli privati. Alle prime interlocuzioni con gli organi preposti non seguirono, però, altre azioni. Soltanto la città di Roma continuò in tal senso, mentre Enzo Bianco da ministro dell’Interno emise, a suo tempo, l’ordinanza 3050 finalizzata all’erogazione di un contributo con finanziamenti a fondo perduto per l’adeguamento sismico dei fabbricati. La frequenza di terremoti che stanno dilaniando l’Italia e la vulnerabilità di gran parte del territorio nazionale ci impongono, però,adesso concrete azioni di adeguamento sismico per salvaguardare l’identità storica dei luoghi e garantire l’incolumità delle persone, oltre alla loro permanenza all’interno dei siti.