Teatro
Roberto Alajamo resta alla direzione del "Biondo" di Palermo
"Le mie dimissioni erano state dettate da motivazioni personali, politiche e professionali. Posso dire che grazie a voi e ai soci su quelle politiche e professionali ho ricevuto garanzie che mi consentono di guardare fiducioso al futuro del Teatro Biondo. Fra Regione, Comune, Fondazione e Consiglio d'amministrazione ora sembra esserci un'unanimità d'intenti che lascia sperare. I lavoratori del Biondo sapranno cogliere il nuovo clima, facendo anche loro le scelte migliori per risanare il teatro, operazione ormai indifferibile, pena la soccombenza definitiva". Lo scrive in una lettera al Cda del Biondo il direttore artistico dello stabile palermitano Roberto Alajmo, dopo che lo scorso 24 agosto il consiglio d'amministrazione aveva rigettato le sue dimissioni. "Il piano di risanamento - aggiunge - è duro, ma sebbene permangano alcune mie perplessità iniziali, spero che risulti sostenibile e consenta il funzionamento del Teatro, per le sfide che ci aspettano già sul breve periodo. Non partire con la nuova stagione sarebbe un colpo ferale per il Biondo, per questo sento il dovere, pur di avviarla, di passare sopra anche alle motivazioni personali, che pure restano. A voi, ai soci, ai lavoratori, al mondo del teatro nazionale e alla città - che è stata la più solidale e comprensiva nei miei confronti - chiedo di fare ciascuno la propria parte, perché se anche una sola delle componenti venisse meno ogni sforzo sarebbe vano. E di fronte a un fallimento a dimetterci dovremmo essere tutti: io per primo, nuovamente".