Migranti
Pozzallo, in manette i 5 presunti scafisti dello sbarco di ieri
Cinque scafisti sono stati fermati dalla polizia di Stato in relazione allo sbarco ieri a Pozzallo di 221 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia da un pattugliatore maltese. Si tratta di 5 egiziani. Provengono soprattutto da Eritrea a Sudan e hanno riferito di essere partiti una settimana prima dall'Egitto. Recuperato anche il cadavere di un sudanese ventincinquenne, probabilmente deceduto a causa degli stenti: i migranti hanno riferito di avere navigato per undici giorni, ma dopo sette giorni hanno finito cibo e acqua e per questo il sudanese e' deceduto durante il viaggio. I cinque scafisti egiziani, ritenuti responsabili della traversata di 221 migranti, tra cui 35 donne e 16 minori non accompagnati sbarcati ieri a Pozzallo, sono stati cosi' fermati dai poliziotti della Squadra mobile di Ragusa anche per la morte del giovane, conseguenza del delitto di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: pur sapendo di dovere affrontare un lungo viaggio non hanno pensato di portare al seguito cibi e bevande per tutti. Il 25enne e' morto di stenti due giorni prima del soccorso del pattugliatore maltese. I migranti hanno pagato 3.000 dollari a testa permettendo agli organizzatori di incassare oltre 600.000 dollari. I cinque egiziani - comandante, addetti ai motori e vivandieri - sono stati condotti nel carcere di Ragusa. Salgono a 103 gli scafisti fermati nel 2016 (21 minori). La polizia di Stato ha trasferito immediatamente dopo il fotosegnalamento quasi tutti i migranti appena sbarcati ad eccezione degli egiziani che verranno respinti. Nel 2016 all'hotspot di Pozzallo hanno gia' fatto ingresso 10.394 migranti in occasione di 27 sbarchi.