Istanza al Gip dell'avvocato Lipera
Il delitto Dezio a Vittoria, chiesta la remissione in libertà per i fratelli Pepi
Un'istanza di immediata rimessione in libertà per mancanza di gravi indizi di colpevolezza e per totale insussistenza di esigenze cautelari è stata presentata dall'avvocato Giuseppe Lipera del foro di Catania al gip del tribunale di Ragusa per i fratelli Antonino, Alessandro e Marco Pepi, rispettivamente di 42, 38 e 26 anni, tutti di Vittoria, rinchiusi nel carcere di Ragusa dal 2 febbraio scorso. Sono accusati dell'omicidio di Giuseppe Dezio, 64 anni, ucciso a coltellate nelle campagne del vittoriese. Con loro in carcere anche il padre, Gaetano Pepi, 70 anni, per il quale l'avvocato Lipera ha presentato al gip di Ragusa un'istanza di immediata rimessione libertà per insussistenza di esigenze cautelari e per sopravvenuti gravi motivi di salute che rendono l'indagato incompatibile con il regime carcerario. "Gaetano Pepi è in carcere da più di cinque mesi nonostante non si riscontra l'esigenza cautelare e a causa di patologie preesistenti ha visto peggiorare le proprie condizioni di salute. Si tratta di un soggetto assolutamente incompatibile con il regime carcerario. Inoltre non esiste pericolo di fuga, né di inquinamento probatorio, né il pericolo di reiterazione del reato". Nel motivare la richieste di scarcerazione dei tre fratelli, l'avv. Lipera ha posto l'attenzione sulla personalità della vittima, sulle dichiarazioni del figlio della vittima che accusa i tre fratelli Pepi, sulla ricostruzione dello scontro al quale sicuramente non avrebbero potuto partecipare tutti i fratelli. L'avv. Lipera ha ribadito l'insussistenza delle esigenze cautelari.