Piano di tutela ambientale
Aria irrespirabile ad Augusta, Legambiente: "Ozono e idrocarburi spesso sopra la norma"
Ozono, idrocarburi, benzene sono solo alcune delle sostanze giornalmente monitorate e presenti nel cielo di Augusta. Sono tanti i giorni in cui è ormai impossibile non fiutare nell'aria aromi chimici particolarmente acri e pungenti. Tra le zone particolarmente sotto osservazione e a rischio, quella di San Cusumano, dove insiste sia la cementeria sia altre imprese del comparto industriale. Da anni Legambiente si batte per la qualità dell'aria e dell'ambiente in genere. "Da anni i vertici regionali chiedono maggiori investimenti e attenzione nel piano di tutela della qualità dell'aria che, nonostante le sanzioni della comunità europea, la Sicilia ritarda ad intraprendere con efficacia" dichiara il responsabile di Legambiente di Augusta, Enzo Parisi. "Da diversi anni - conclude amareggiato Parisi - abbiamo alzato il nostro livello di attenzione al massimo in questa area, e non comprendiamo come mai la Regione nel suo progetto di tutela abbia inserito solamente dieci stazioni di rilevamento lasciandone fuori altre che poi sono risultate essere quelle più preoccupanti, avendo fornito dati fuori norma".
Una delle centraline escluse è proprio quella della zona di San Cusumano, una centralina in controtendenza con la quantità di ozono nell'aria che contraddice perfino i dati ultimi diffusi dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) e pubblicati sulla rivista Science che hanno rilevato un restringimento del buco dell'ozono sull'Antartide. Augusta non parteciperebbe al protocollo di Montreal.