La città rischia l'ingovernabilità
Veleni in consiglio comunale a Siracusa, mozione di sfiducia ad Armaro
Un solo punto all'ordine del giorno incardinato nella seduta di ieri sera del consiglio comunale di Siracusa, dove però si registra il deposito di una mozione di sfiducia, a firma di Simona Princiotta, contro il presidente Santino Armaro (nella foto). La mozione sarà discussa nelle prossime settimane; intanto l'assise, dopo un confronto anche dai toni aspri sugli effetti delle recenti conferenze stampa dedicate alle vicende giudiziarie, ha affrontato il debito fuori bilancio seguito alla realizzazione dell'impianto fotovoltaico nel parcheggio del palazzo di giustizia, ma durante la discussione è mancato il numero legale. Si torna in aula oggi alle 18,30.
I lavori sono stati aperti da una dichiarazione del consigliere Elio Di Lorenzo che ha annunciato la sua adesione al Gruppo misto perché, ha detto, considera “chiusa l'esperienza dei Democratici per Renzi”.
Poi ha preso la parola Simona Princiotta per illustrare la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Armaro, chiedendone l'immediata discussione e chiedendo ad Armaro di astenersi dalla presidenza perché avrebbe potuto influire sullo svolgimento dei lavori. Nella mozione, si fa riferimento a una denuncia presentata il 14 aprile scorso dalla consigliera Princiotta su una presunta distruzione di verbali manoscritti dei lavori di due commissioni, distruzione che sarebbe stata concordata con il presidente Armaro e con l'ufficio di presidenza. Princiotta ha detto che la circostanza è stata confermata da una dipendente comunale chiamata a testimoniare. Dopo la replica alla consigliera (“non le consentirò di trasformare quest'aula in un tribunale”) il presidente Armaro ha tenuto una breve riunione con i capigruppo e al rientro ha invitato il segretario generale, Danila Costa, a leggere la norma dello Statuto sull'argomento. La mozione di sfiducia al presidente sarà discussa non prima di 10 giorni e non oltre 20.