Oggi arriva Alfano
In Sicilia si fa la conta dei danni il giorno dopo l'apocalisse di fuoco
Migliora la situazione sul fronte nel Palermitano dopo l'inferno di fuoco di ieri. Permangono alcuni punti piu' attivi come a Cefalu', Terrasini, Monreale, San Martino dello Scale e Montepellegrino, nel capoluogo; ma anche nei Nebrodi, nell'Agrigentino e nel Ragusano. In azione squadre dei vigili del fuoco e canadair che hanno dato una grossa mano a partire dal tardo pomeriggio di ieri, quando lo Scirocco ha finito di soffiare. Cinquecento, si calcola, i roghi che hanno imperversato tra le province di Palermo, Messina, Trapani e Agrigento. Una quarantina quelli ancora attivi su cui operano sei canadair. E si ritiene pressoche' certa la matrice dolosa. Le Procure di Palermo e Termini Imerese acquisiscono informative e rapporti, atti propedeutici all'apertura delle inchieste. L'ufficio di Termini diretto da Alfredo Morvillo conta di acquisire quanto prima tutte le informazioni necessarie per verificare la matrice dolosa delle fiamme scatenatesi in particolare nelle Madonie e a Cefalu': "Intendiamo delineare presto il quadro dei fatti - spiega - sono ormai un dato costante questi fenomeni incendiari sin dalle prime sciroccate e ondate di calore. Gli eventuali interessi economici, come gia' accertato in passato, sono collegati agli interventi post-incendio e alle attivita' di rimboschimento e di avviamento al lavoro di coloro che devono ripristinare i luoghi. Le risorse economiche in gioco sono ingenti. Verificheremo questa ipotesi. Non credo a un ruolo della mafia". Di certo l'autocombustione non e' ritenuta comunque una causa attendibile dello scatenarsi delle fiamme. Pure a Palermo la Procura diretta da Francesco Lo Voi e' mobilitata sulla base delle prime informative sui roghi divampati a Monte Pellegrino, nei quartieri dello Sperone e dell'Acquasanta, fin nei pressi della zona di Monreale. Un centinaio gli sfollati. Decine di persone negli ospedali per malori, due ustionati, uno dei quali particolarmente grave nel Messinese. Sono stati ripristinati questa mattina dopo la chiusura a causa degli incendi di ieri, i collegamenti Palermo - Termini Imerese e Messina - Sant'Agata. Lo comunica Rfi, al lavoro con le squadre per garantire la funzionalita' delle linee. Inoltre, i servizi Palermo - Catania e Palermo - Agrigento saranno assicurati con l'effettuazione di tutte le corse programmate da orario, senza limitazioni. Per quanto riguarda la tratta Termini Imerese - Sant'Agata sono ancora in corso i lavori di ripristino e non e' al momento possibile una previsione di riattivazione. I treni della relazione Messina - Palermo saranno garantiti con treno fra Messina e Sant'Agata, con bus sostitutivo fra Sant'Agata e Palermo. E oggi alle 11 arriva nel capoluogo siciliano il ministro dell'Interno Angelino Alfano per presiedere una riunione tecnica in prefettura dove e' stata attivata una unita' di crisi. Intanto la Protezione civile siciliana ha diffuso un avviso per rischio incendi e ondate di calore che da' ragione di un'attenuazione dei fenomeni nel Palermitano, epicentro ieri della furia delle fiamme. In provincia il livello di pericolosita' si e' abbassato da 'Alta' a 'Media', con un livello di allerta sceso da 'Attenzione' a 'Preallerta. Cosi' ovunque, tranne che nelle province di Trapani e Ragusa, dove la pericolosita' resta 'alta'.