Gay Pride 2016
L'orgoglio gay sfila tra le strade di Roma, la madrina è Asia Argento
"Chi non si accontenta lotta". E' lo slogan scelto dagli organizzatori dell'edizione 2016 del "Roma Pride", il corteo-parata degli attivisti Lgbt che è appena partito da piazza della Repubblica e che, dopo aver attraversato il centro storico - via Cavour, piazza dell'Esquilino, via Merulana, via Labicana, Piazza del Colosseo e via dei Fori Imperiali - fara' tappa finale a piazza Madonna di Loreto, a due passi da piazza Venezia.
In testa alla manifestazione, alla quale aderiscono una ventina tra associazioni e realta' del mondo gay, il bus rosso a due piani che, una volta giunti alla meta, fara' da palco per gli interventi di chiusura. Decine di migliaia i partecipanti (gli organizzatori ne annunciano "oltre 300mila", provenienti da tutta Italia), centinaia i vessilli arcobaleno e una quindicina i coloratissimi carri allegorici che sfilano per le strade cittadine sulle note di "Simili", l'ultimo album di Laura Pausini, sparate ad altissimo volume dagli altoparlanti. Madrina del Roma Pride è quest'anno Asia Argento, presente alla parata, che nel messaggio della vigilia ha scritto "Siamo tutti gay. Anche io sono gay" e invitato a lottare per una legge sui diritti civili molto più efficace di quella appena approvata. "A me i contentini non sono mai piaciuti - ha ricordato - Bisogna pretendere e ottenere molto di piu'". Il "Roma Pride" e' il clou di una serie di eventi, incontri e dibattiti sui diritti Lgbt iniziata dallo scorso fine settimana nella 'Gay Street' di via San Giovanni in Laterano, ribattezzata per l'occasione 'Gay Croisette': stasera, in attesa del gran finale di domani, l'appuntamento e' per un grande party danzante al Gay Village.
L'APPELLO DEL GAY CENTER A RENZI
"Renzi sposi la prima coppia gay in Italia". E' l'invito che viene dal Gay Center nella giornata della sfilata del Pride a Roma. "Un fatto simbolico - spiega il portavoce Fabrizio Marrazzo - ma anche la rivendicazione di una legge che riguarda tutti gli italiani e non solo le coppie gay. Tutto si puo' ancora migliorare, soprattutto i diritti dei figli e le adozioni, ma intanto oggi sfiliamo con un diritto in piu', la legge approvata sulle unioni civili. Sul nostro carro anche l'invito al prossimo Sindaco di Roma a sposarci. Il Campidoglio puo' essere piazza di festa e di diritti". "Ma il Pride non si ferma a Roma. Il 25 giugno - annuncia il Gay Center - saremo a Latina per il Lazio Pride per manifestare anche contro l'appello anti-gay firmato da alcuni candidati locali che vogliono fermare il contrasto all'omofobia nelle scuole e nel comune laziale".