Verranno celebrati alle 11 nella chiesa Madre
Sabato i funerali del maresciallo ucciso in servizio a Marsala
Un applauso si è levato dalle tribune collocate ai Fori Imperiali a Roma per Silvio Mirarchi, il carabiniere ucciso ieri a Marsala. Durante la sfilata delle Forze Armate per la Festa della Repubblica Mirarchi è stato infatti ricordato dallo speaker della parata e dalle tribune e' partito subito un applauso. Lo stesso è accaduto per le celebrazione del 2 giugno in tutta la Sicilia. A Palermo, come a Catania.
Silvio Mirarchi, il 53enne maresciallo capo dei carabinieri originario di Catanzaro ucciso a Marsala con due colpi di pistola, lascia la moglie, Antonella, 50 anni, marsalese, maestra elementare, e due figli: Debora, 23 anni, neuropsicologa, che vive a Chieti, e Valerio, 18 anni, che a Marsala frequenta il quarto anno del Liceo classico "Giovanni XXIII". Sul profilo Facebook di Valerio Mirarchi, un suo amico, Enrico Figlioli, ha pubblicato questo post: "Vigliacchi e bastardi! Colpire un uomo che fa il proprio dovere per proteggere le persone oneste che non fanno uso di queste schifezze di cui vi fate. Bastardi e basta. Alla famiglia del mio compagno di scuole medie e amico va tutto il rispetto che meritano! Condoglianze amico mio". Anche il maresciallo ha un profilo Fb: la foto del profilo è una statua dello stemma dell'Arma in tufo. Silvio Mirarchi, il maresciallo dei Carabinieri morto ieri all'Ospedale Civico di Palermo, era originario del quartiere Cava di Catanzaro. In città risiedono la madre e i fratelli. I familiari di Mirarchi si sono già recati in Sicilia dove il maresciallo viveva stabilmente con la propria famiglia. Saranno celebrati 4 giugno, alle 11 nella Chiesa Madre di Marsala i funerali del maresciallo Silvio Mirarchi, davanti alle più alte autorità dello Stato. Il sottufficiale dell'Arma è stato ucciso mentre insieme ad un collega era in servizio di appostamento in una serra dove veniva coltivata marijuana. Il maresciallo è stato raggiunto da due proiettili, uno gli si è conficcato nella aorta, l'altro a un rene. E' morto dopo un delicato intervento chirurgico a Palermo. L'inchiesta sull'uccisione del maresciallo è nelle mani del pm più anziano della procura di Marsala Anna Cecilia Sessa. In procura si attende l'arrivo del neo procuratore Vincenzo Pantaleo che aveva chiesto di anticipare la propria immissione a ruolo. Gli inquirenti stanno analizzando attentamente le dichiarazioni del testimone oculare del ferimento mortale: l'appuntato dei carabinieri che era con Mirarchi quando è avvenuta la sparatoria. E' lui che dà gli elementi utili alle indagini da cui si potrebbe desumere se gli sparatori siano dei guardiani delle coltivazioni di marijuana o se siano stati dei ladri di cannabis a sparare ai due carabinieri in borghese scambiandoli per i gestori delle serre durante un furto di piante.
IL CORDOGLIO DEL GOVERNATORE CROCETTA
"Avevamo sperato tutti che non avvenisse, che il carabiniere Silvio Mirarchi, colpito mortalmente durante una operazione antidroga nelle campagne di Marsala, c'è l'avrebbe fatta. Ieri, la notizia tragica della sua morte". Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. "Una morte che colpisce dolorosamente il popolo siciliano - aggiunge il governatore - un popolo che ha un legame profondo con l'Arma, con quei carabinieri che in ogni angolo della Sicilia difendono la la sicurezza e la libertà dei cittadini. Ai familiari e a tutta l'arma giunga il cordoglio più profondo mio e di tutto il popolo siciliano. Nel giorno del funerale , a Palazzo d'Orleans - annuncia il presidente Crocetta - in onore di Silvio Mirarchi, le bandiere saranno allestite a lutto".