Indagano i carabinieri
Solarino, altro imprenditore nel mirino del racket: gli bruciano l'auto
Imprenditori di Solarino presi di mira dal giro del racket. E' di questa notte l'ennesimo atto intimidatorio, da parte di sconosciuti, ai danni di S.C, imprenditore di 48 anni, che ha visto la propria automobile, un fuoristrada Range Rover bianco, divorata dalle fiamme. Il mezzo si trovava in via Bissolati, parallela di Corso Vittorio Emanuele, in sosta riservata dove l'imprenditore è solito parcheggiare. L'arrivo dei vigili del fuoco, allertati da una serie di telefonate, ha evitato il peggio con il propagarsi delle fiamme ad altri mezzi contigui. I carabinieri della locale stazione, che indagano già da tempo sulla recrudescenza del fenomeno estorsivo, dopo i recenti incendi dolosi dell'11 maggio al furgone di Pippo Mangiafico, titolare dell'omonimo Bar Mangiafico, e il precedente incendio ai contenitori di un frantoio nel territorio di Priolo Gargallo di altri imprenditori solarinesi, sembrano orientati verso una guerra intestina per il controllo del racket nel territorio. Se il primo incendio doloso, infatti, può sembrare un caso, il secondo una coincidenza il terzo costituisce senza dubbio la prova che qualcosa di anomalo sta accadendo tra Solarino e Floridia. E se si va a scavare ancora a fondo, e si torna indietro con la memoria, si scopre che un altro incendio, quello del 25 settembre 2015, ad un capannone di un’azienda a conduzione familiare che opera nel settore della produzione di mangimi e prodotti per l’agricoltura, lungo la Statale 124 a Solarino, potrebbe essere maturato all'interno della stessa faida del racket.