Decreto della Corte d'Appello
Catania, nato con un parto anonimo: "può cercare la madre biologica ora che è morta"
Dopo la morte della madre che ha espresso la volontà di restare anonima, il figlio può avviare la ricerca delle sue origini biologiche. Il decesso della titolare del diritto all' anonimato toglie ogni paletto. Lo afferma la Corte di appello di Catania con decreto del 13 gennaio 2016. Protagonista una donna nata da parto anonimo, desiderosa di conoscere l' identità materna. Desiderio inizialmente negato dal Tribunale, per il divieto sancito dall' articolo 28 della legge sulle adozioni. I giudici di appello hanno ora ribaltato la decisione. L'articolo 2 della Costituzione - puntualizza la Corte - sancisce "il diritto alla identità personale dell'individuo, di cui un aspetto è certamente la conoscenza della proprie origini, qualora la identità giuridica dell'individuo sia stata scissa dalla sua identità biologica". Diritto che, però, per i giudici va bilanciato col diritto all' anonimato della madre. La riconosciuta facoltà per il nato da parto anonimo di promuovere la ricerca delle proprie origini è bloccata dalla volontà materna di mantenere l'anonimato ma cade quando questa muore.