L'operazione dei carabinieri di Messina
Le accuse a David: "Acquistava voti per Genovese e Rinaldi"
Il consigliere comunale di Messina Paolo David, da quanto emerge dalle indagini, arrestato stamane a Messina nell'operazione antimafia della polizia che ha portato in carcere 35 persone, dovrà rispondere di associazione per delinquere allo scopo di commettere "una serie di reati di natura elettorale": avrebbero "procurato voti al deputato regionale di Forza Italia Franco Rinaldi (ex Pd, ndr), al deputato nazionale di FI Francantonio Genovese (anche lui ex Pd e cognato di Rinaldi, ndr) e a se stesso per le elezioni regionali del 28-29 ottobre 2012, per le politiche del 24-25 febbraio 2013 e per le amministrative del 9-10 giugno 2013 a Messina". David (insieme ad alcuni degli arrestati: Angelo Pernicone, Giuseppe Pernicone, Baldassarre Giunti, Giuseppe Picarella, Stefano Genovese, Adelfio Perticari) "in cambio dei voti - spiegano gli investigatori - avrebbe offerto denaro, generi alimentari, assunzioni presso strutture sanitarie, agevolazioni per il disbrigo di pratiche burocratiche". Un ex consigliere comunale, Giuseppe Capurro (Pdl), eletto il 27 novembre 2005, rimasto in carica fino al 7 aprile 2008 e candidato per il rinnovo del consiglio comunale del 2013 (non rieletto) è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per aver contribuito, senza farne parte, al rafforzamento del clan mafioso del rione messinese di Camaro, guidato da Carmelo Ventura. Capurro avrebbe accettato da Ventura la proposta di procurare voti in cambio di denaro.