Cancelliere fa un appello alle associazioni di categoria
Camere di commercio in Sicilia, il M5s chiede di sfiduciare Lo Bello e Montante
Il deputato regionale del M5S Giancarlo Cancelleri ha inviato una lettera alle associazioni di categoria per chiedere che sfiducino gli esponenti di Confindustria Ivan Lo Bello e Antonello Montante dalle cariche ricoperte alle Camere di commercio in Sicilia. Primo destinatario della missiva è Pietro Agen, presidente di Confcommercio Sicilia: seguono Filippo Ribisi (Confartigianato Imprese) Vittorio Messina (Confesercenti), Alessandro Chiarelli (Coldiretti), Giuseppe Cascone (Cna), Maurizio Pucceri (Casartigianati), Orazio Platania (Libere associazioni artigiane), Fabio Moschella (Cia), Ettore Pottino (Confagricoltura), Nello Lentini (Sicilia imprese), Gaetano Mancini (Confcooperative), Pietro Piro (Legacoop), Michele Cappadona (Associazione generale coop Italiana). Cancellieri parla di "bisogno di chiarezza nella vita pubblica della Regione, contro fenomeni criminogeni e scandalistici che stanno offuscando sempre di più l'immagine delle istituzioni". "Quando ho letto l'ennesima notizia degli scandali relativi alle indagini della Procura di Potenza, le intercettazioni nelle quali si parlava di un vero e proprio sistema di spartizione di favori e di posti di potere, in quel momento, ho capito appieno cosa volesse dire Borsellino" quando diceva che non solo bisogna essere onesti ma anche apparire tali. "Non parlava dell'apparenza esteriore, non si riferiva all'apparire del nostro io, parlava dell'esempio che diamo agli altri". "Lo scandalo cosiddetto 'Trivellopoli', nel quale il dottor Gemelli intesseva relazioni, sia con il presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta, il dottor Montante, che con il presidente della Camera di Commercio di Siracusa, il dottor Lo Bello, non può lasciare impassibili voi e le associazioni di categoria che vi pregiate di presiedere a livello regionale, soprattutto perché i vostri rappresentati siedono accanto a loro nei consigli camerali e con la loro presenza li mantengono alla guida di istituzioni che dovrebbero essere sgombre da ombre", conclude il deputato cinquestelle.