Oggi a Catania
Paternò, inchino sotto casa del boss, audizioni della Commissione regionale antimafia
Amministratori e politici I vertici politici di Paternò sono stati sentiti oggi dalla Commissione regionale Antimafia, nell'ambito della inchiesta sull''inchino' del cereo di Santa Barbara davanti casa di un mafioso. La Commissione, riunita a Catania, ha convocato il sindaco Mauro Mangano, il presidente del Consiglio comunale Laura Bottino, i consiglieri Antonino Valore, Ignazio Mannino e Vito Rau, il segretario generale del Comune Pietro Costantino Pipitone, il ragioniere generale Maria Letizia Messina ed il comandante della Polizia municipale Antonino La Spina. Il presidente del comitato dei festeggiamenti, Gaetano Amato, invece, sarà ascoltato nei prossimi giorni a Palermo. L'audizione è durata sei ore e si è tenuta a porte chiuse: "Il nostro compito - ha dichiarato al termine della seduta il presidente Musumeci - è quello di accertare eventuali connessioni tra il ceto politico-burocratico di Paternò e l'omaggio reso la mattina del 2 dicembre scorso al rappresentante della famiglia Assinnata. Dopo avere completato le audizioni ed acquisito la documentazione necessaria, passeremo a redigere la relazione conclusiva. Dalle audizioni odierne - ha spiegato ancora Musumeci - sono emersi alcuni elementi utili a delineare un contesto non certo roseo della realtà paternese, travagliata anche da un diffuso fenomeno di estorsioni ed usura. Certo, c'è da chiedersi se nel recente e remoto passato la politica locale abbia fatto di tutto per dotarsi degli anticorpi necessari a rendere impermeabile le istituzioni e la società sana dai tentativi di condizionamento delle organizzazioni criminali. E su questo fronte, purtroppo, i dati non sembrano alimentare eccessive illusioni". Musumeci, però ritiene "incoraggiante la capacità reattiva della città, manifestata soprattutto in occasione del vergognoso 'inchino' del cereo dei dipendenti comunali".