L'addio a Patricia Rizzo
Celebrati i funerali della donna originaria di Calascibetta uccisa nell'attentato in Belgio
Sono stati celebrati nella chiesa di Saint Jean Baptiste di Wavre i funerali di Patricia Rizzo, l'italiana originaria di Calascibetta, in provincia di Enna, funzionaria della Commissione Europea morta nell'attentato del 22 marzo alla stazione della metropolitana di Maalbeek. Tra le decine di corone e cuscini di fiori, quelle del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, del comitato del personale della Commissione, di tanti amici e colleghi della Ercea. Accanto ai genitori, il sottosegretario agli Affari esteri, Benedetto Della Vedova, che ha letto il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la vicepresidente della Commissione, Kristalina Georgieva e l'ambasciatore d'Italia presso il Belgio, Vincenzo Grassi, e il rappresentante permanente presso l'Ue, Carlo Calenda.
Commozione ma anche volontà di non cedere alla disperazione davanti alla "violenza cieca ed efferata" del terrorismo che, nelle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha spezzato 32 vite il 22 marzo a Bruxelles. Sono emerse al funerale di Patricia Rizzo, la funzionaria europea morta alla stazione di Maalbeek, celebrato nella chiesa di Saint Jacques-Baptiste a Wavre, nel Brabante vallone, una trentina di chilometri a sud di Bruxelles, affollata da almeno 400 tra parenti, amici e colleghi dell'Ercea, l'agenzia per la ricerca europea in cui lavorava Patricia. E l'Ue ha promesso che aiuterà il figlio di 19 anni. Il governo è stato rappresentato dal sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova, che ha letto il messaggio di Mattarella, dal rappresentante permanente presso la Ue, Carlo Calenda, e dall'ambasciatore presso il Belgio, Vincenzo Grassi. Al fianco dei genitori di Patricia, Gaetano e Salvatrice, del figlio Jonathan, dell'ex marito Christophe e delle decine di membri di una grande famiglia di italiani emigrati in Belgio negli anni '50, c'erano anche la vicepresidente della Commissione europea, Kristalina Georgieva che ha assicurato il sostegno finanziario alla famiglia fino al completamento degli studi universitari del 19enne Jonathan. "Nel mondo l'odio e la crudeltà gridano molto forte. La bontà conta di più, ma è silenziosa. E' fondamentale amplificare la voce della bontà" ha detto Georgieva, sottolineando che "Patricia faceva parte anche della nostra famiglia" perché "è stata con noi sin dal 1990 in diverse agenzie delle istituzioni europee e quando abbiamo avuto la notizia della sua perdita i nostri cuori hanno cominciato a sanguinare". "Dio non è insensibile alla sofferenza dell'uomo, al contrario è scandalizzato dalla morte", ha detto nell'omelia padre Emmanuele De Ruyver, ricordando che "il nostro Venerdì Santo quest'anno a Bruxelles è stato il 22 marzo, quando le tenebre sono scese sul nostro Paese". Ed ha citato le parole di papa Francesco: "L'oscurità e la paura non devono chiudere gli occhi dell'anima e prendere possesso del cuore".