Ventiseiesima edizione
Sagra del carciofo a Ramacca nel prossimo week end
Dal primo al dolce. Tutto rigorosamente a base di carciofo. O meglio di “Violetto Ramacchese”, la pregiata qualità coltivata, da secoli, nelle campagne di Ramacca: è qui che dall’1 al 3, e ancora dall’8 al 10 aprile prossimi, si celebrerà la 26esima edizione della Sagra del Carciofo. D’altronde il legame tra il paese in provincia di Catania e il suo prelibato ortaggio affonda le sue radici nella storia intrigante e millenaria della Sicilia; già quando l’isola era Trinacria, questo prezioso frutto della natura – noto un tempo per le sue qualità afrodisiache, e ora per quelle organolettiche e terapeutiche - non poteva mancare sulle tavole più raffinate.
E così per due fine settimana consecutivi a Ramacca si saluterà l’arrivo della primavera gustando piatti dal sapore unico come i fusilli con ricotta e carciofi, i paccheri al forno con carciofi e scamorza affumicata, il risotto alla crema di carciofo e zucca gialla, la frittata con carciofi e verdure, le salsicce al cuore di carciofo e persino il dolce alla crema di carciofo. Ma non solo. Raggiungere il paese in provincia di Catania costituirà una buona occasione per assaggiare anche il famoso pane di Ramacca e altre specialità culinarie che trasformeranno il centro storico in una sorta di grande vetrina gastronomica: dalle arance rosse di Sicilia all’olio di oliva, dai formaggi al miele fino al vino e al famoso pane locale.
E non mancheranno i momenti che esalteranno la cultura, le tradizioni popolari e le capacità artigianali e artistiche di questo territorio: curioso crocevia di dialetti, abitudini e tradizioni provenienti da ogni parte della Sicilia, Ramacca racchiude nella propria cucina e nelle proprie usanze tutte quelle culture e tradizioni che sono via via andate approdando da queste parti nel corso dei secoli; non a caso è noto in tutta l’isola come il “paese dei forestieri” per l’ospitalità dei suoi abitanti, pronti anche quest’anno a proiettare i visitatori in un mondo accogliente e familiare, in una dimensione dentro cui poter riscoprire le antiche tradizioni di una civiltà contadina rimasta intatta nei sapori, nei colori e negli odori.
Spettacoli e performance folcloristiche e musicali faranno da sottofondo a tutte le sei giornate di festa insieme a visite guidate al Parco e al Museo Archeologico e delle Bande Musicali di Sicilia e al Sentiero dei Cristalli di Gesso; e ancora parate itineranti, carretti siciliani, convegni a tema, spettacoli comici, corsi di cucina, cooking show e tanti altri imperdibili momenti, completeranno il ricco programma. Nel centro storico della cittadina, il cui toponimo per alcuni deriva dall'arabo Rammuallah (terra o giardino di Allah) o Ramaq (osservatorio) o ancora Rammak (guardiano di giumente), meritano una visita anche due chiese: quella dedicata alla natività di Maria, accanto alla piazza centrale del paese, con l’orologio civico che svetta sopra la torretta quadrata del campanile; e la chiesa dell’Immacolata, con prospetto neoclassico, decorata di stucchi e di altari, ornati delle tele ad olio della Croce, dell’Addolorata e di alcuni Santi Cappuccini.