"Deve essere un luogo vivo e vissuto". Lo ha detto, il presidente del consiglio Matteo Renzi durante la riunione con il sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini. " Lampedusa - ha detto il premier - Non è la periferia dell'Italia, ma la porta dell'Europa. Quando siamo andati a Tunisi ci hanno detto: 'siamo piu' vicini noi all'Italia che Lampedusa'. Per noi è così centrale che oggi siamo qui. Servono risposte concrete. Si chiede da tempo di trasformare Lampedusa in una grande zona franca, credo che questo sia opportuno da parte dell'Europa - ha aggiunto Renzi - Voglio ringraziare oggi, 25 marzo, compleanno dell'Europa, il sindaco Giusy Nicolini. E oggi siamo nel cuore dell'Europa, nel punto in cui alcuni cittadini europei hanno fatto quello che tutti dovrebbero fare. Lampedusa è un luogo bellissimo, un'esperienza di valori ma anche un'esperienza molto bella per i turisti. E allora è giusto che lo Stato italiano faccia qualcosa per Lampedusa", ha aggiunto. "Per i cristiani oggi è Venerdì Santo, giorno del dolore, per tutti gli europei è l'anniversario dei Trattati istitutivi della comunità europea". E da Lampedusa Renzi invia un messaggio: "Questa non è la periferia dell'Europa, ma è un luogo di grande bellezza. Guai a pensare che alle grandi emergenze del nostro tempo si possa rispondere da soli. Il compito dell'Europa e' affrontare le grandi questioni tutto insieme".
"Essere sindaco di una città di frontiera è qualcosa di molto difficile ma è anche ciò che ci rende orgogliosi di essere italiani. Per questo ringraziamo il
sindaco Giusy Nicolini". Lo ha detto in chiusura il presidente del Consiglio.
Così la risposta della sindaca, Giusy Nicolini: "Se si organizza bene il soccorso e la prima accoglienza si può vivere bene qui, ma quello che ci serve è ridurre la distanza dall'Europa, per quello che può essere il riscatto dalla frontiera. Apprezziamo il ruolo che il nostro governo sta avendo nella gestione della crisi perchè questo chiede Lampedusa".