Codacons
Impennata del costo del gasolio, in pochi giorni aumento del 3%
In pochi giorni i listini dei carburanti in Italia hanno subito una sensibile impennata, con rincari che sfiorano il 3% per la benzina e superano il 3,6% per il gasolio. E' la denuncia che arriva dal Codacons, che chiama in causa gli effetti immediati delle quotazioni del petrolio sui prezzi praticati presso i distributori italiani. ''In questa settimana - spiega il presidente Carlo Rienzi - le quotazioni internazionali del petrolio hanno raggiunto i 40,60 dollari al barile per il Brent e i 39 dollari per il Wti; il rialzo della materia prima ha provocato effetti diretti immediati sui listini dei carburanti praticati in Italia, con la benzina che costa oggi mediamente 1.416 euro al litro, e il gasolio 1,243 euro/litro". "Una vera e propria impennata velocissima dei prezzi, con un rincaro che sfiora il +3% per la verde e supera il +3,6% per il diesel. Rispetto ai prezzi alla pompa praticati il 29 febbraio scorso, oggi - evidenzia Rienzi - un automobilista spende circa 2 euro in più per un pieno di benzina, e oltre 2,2 euro in più per un pieno di gasolio''. ''E' vero che il petrolio è aumentato - denuncia Rienzi - ma non è più tollerabile che le quotazioni internazionali abbiano ripercussioni così veloci e così pesanti sui prezzi dei carburanti praticati ai cittadini, con effetti diretti e indiretti disastrosi per le tasche delle famiglie''.