Lo ha detto il legale della vedova Rosalba Castro
L'ostaggio di Carlentini ucciso in Libia, "lo Stato dia una risposta di verità"
"Lo Stato italiano deve una risposta di verità a Rosalba Failla". Lo ha detto Francesco Caroleo Grimaldi, avvocato della vedova di Salvatore Failla, Rosalba Castro, uno dei due ostaggi uccisi in Libia, intervenendo ad Agorà (RaiTre). L'avvocato ha sottolineato che "ancora non è stata data una risposta: non si sa chi deteneva i nostri connazionali, non si sa se ci sono stati dei passaggi o se c'è stato un effettivamente un intervento dell'Isis. Non si sa in quale modo e da chi sono partiti i colpi che hanno colpito Salvatore Failla. Non si sa neanche se si riuscirà ad evitare l'autopsia, che la signora Failla avverte come un oltraggio". "So che la signora Failla - ha aggiunto l'avvocato - si è sentita con il ministro Gentiloni, che le ha detto che lo Stato si sarebbe mosso per evitare questo sfregio dell'autopsia in Libia. Si sta cercando di accelerare il rientro in patria delle salme".
"I corpi sono sempre a Surman", nei pressi di Sabrata ma "è molto probabile che il rimpatrio avvenga oggi". Lo riferisce all' agenzia Ansa, il sindaco di Sabrata, Hussein Al-Zawadi, rispondendo a domande sul rientro in Italia delle salme dei tecnici uccisi in Libia, Salvatore Failla e Fausto Piano.
Surman è una cittadina contigua da Sabrata (i rispettivi centri distano meno di 10 km uno dall'altro) la cui milizia si coordina con quella del municipio guidato da Al Zawadi. Le due milizie, insieme, sono state impegnate nello scontro a fuoco in cui hanno perso la vita i due tecnici italiani.
Nel pomeriggio il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni ha detto: "Le salme dei due italiani rimasti uccisi in Libia rientreranno in Italia "se possibile entro domani". "Stiamo lavorando incessantemente per fare rientrare il piu' presto possibile le salme dei due italiani. Se possibile rientreranno entro e non oltre la giornata di domani". E' quanto ha dichiarato Gentiloni.