Riconosciuto dalle vittime
Comiso, ha commesso due furti: decreto di espulsione per un tunisino
Decreto di espulsione per un tunisino di 50 anni, accusato di avere portato a termine due colpi a Comiso. Si tratta di B.H.M. Sono stati gli agenti del commissariato a notarlo in piazza delle Erbe, aggirarsi con fare sospetto.
Da un primo accertamento sul posto l'individuo risultava essere un cittadino straniero privo di documenti, pertanto, come prevede la normativa, l’uomo veniva condotto nell’ufficio di Polizia per essere sottoposto ai rilievi della polizia scientifica ed all’AFIS.
Da un controllo effettuato intanto con le dichiarazioni rese da lui risultava avere precedenti penali e tra i quali rapina, violenza carnale e lesioni personali.
Dopo i rilievi, ed in attesa dell’AFIS che avrebbe fugato ogni dubbio circa la reale identità del soggetto, si invitavano due donne vittime di altrettanti furti commessi presumibilmente dallo stesso tunisino, al fine di verificare se erano in grado di riconoscere l’uomo.
La prima vittima convocata in Commissariato è stata una donna comisana di 57 anni, vittima di furto della borsa a Comiso, con fatto denunciato alla Polizia. La stessa donna sottoposta a visione di album fotografico elaborato dalla Polizia Scientifica, dopo averlo attentamente visionato, riconosceva il tunisino come l'autore del furto da lei subito.
Il furto era avvenuto mentre lei scendeva dall’auto per rifornire l’auto; la vittima notava l’uomo dalle fattezze straniere che stava poco distante, ma incurante della sua presenza, provvedeva lo stesso ad effettuare il rifornimento. Il tunisino, in quei frangenti, apriva la portiera dell’auto trafugando la borsa poggiata sul sedile.
Successivamente, veniva invitata la seconda vittima, un’altra donna di Comiso di 69 anni, vittima del furto patito della borsa a Comiso lo scorso 5 febbraio.
In questo caso la vittima era scesa dall’auto per riempire alcune bottiglie d’acqua ed in quel frangente il tunisino, sfruttando anche in questo caso il fatto che la donna avesse lasciato l’auto aperta, apriva lo sportello rubando la borsa della donna e fuggendo a piedi per le vie cittadine incurante delle urla della vittima.
Anche quest’ultima, dalla visione di un album fotografico elaborato dalla Polizia Scientifica, riconosceva l'odierno indagato come l'autore del furto.
Entrambe, quindi, ed in tempi diversi, riconoscevano B. H. M., nato in TUNISIA il 09.09.1966, quale autore del furto della borsa da loro subito. Il tunisino è stato trasferito al Cie di Caltanissetta in attesa di essere rimpatriato a Tunisi.