Stagione al via con la Savino
Modica, vizi e virtù dell'Italia nella commedia di apertura
Apertura della stagione teatrale 2016 al Teatro Garibaldi di Modica con “Grand Guignol all’italiana”, di Vittorio Franceschi, con la regia di Alessandro D’Alatri. Protagonista principale, Lunetta Savino. In scena, con ottimi risultati interpretativi, anche Umberto Bortolani, Carmen Giardina, Sebastian Gimelli Morosini, Andrea Lupo. La commedia, come vuole il “Grand Guignol” francese, mette in luce un intreccio di vicende caratterizzate dalla farsa e dalle denunce di debolezze e pregiudizi dell’italica gente: dai tradimenti ai pregiudizi nei confronti dell’omosessualità; dal rifiuto dello straniero al finto patriottismo; fino alla fumettistica rivalsa finale di chi è costretto ad obbedire per necessità e si vendica grottescamente delle ingiustizie subìte per troppo tempo e dei sogni repressi. Bene le caratterizzazioni dei personaggi che ruotano attorno alle vicende della cameriera Esterina (Lunetta Savino). Caratterizzazioni che danno ritmo e vivacità ad un dipanarsi degli eventi talvolta poco brioso. Una commedia, nel complesso, gradevole che, tuttavia, non riesce ad entusiasmare il pubblico che, comunque, è portato a riflettere su pregi e difetti italiani, molti dei quali assolutamente reali e che fanno parte della cronaca quotidiana: un elemento che contribuisce ad attualizzare la validità del testo. Lunetta Savino, nome di richiamo della commedia, dà, comunque, il meglio di sé nella parte finale della piece: una sensazione che, forse, è influenzata dal ricordo di riuscite interpretazioni dell’attrice in alcune fiction televisive che l’hanno resa popolare al grande pubblico.
La stagione teatrale al Garibaldi di Modica prosegue venerdì 29 gennaio con “Il canto del cigno”: in scena Marcello Perracchio, Giovanni Arezzo e Barbara Giummarra.