La segretaria Cgil a Palermo
Camusso: "Piano Eni dannoso, avanti con mobilitazione a Gela"
"Il piano di Eni di cessione della chimica rappresenta un danno per il Paese oltre che una straordinaria preoccupazione per i lavoratori e per gli impianti. Il disimpegno di una delle partecipate pubbliche avrebbe anche un effetto di disimpegno per le aziende che convivono negli stessi poli. Per questo continua la nostra mobilitazione. Grande latitante è il governo". Lo ha detto a Palermo il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ai cronisti parlando della vertenza degli operai del petrolchimico di Gela. A chi ha sottolineato che a dicembre del 2014, il piano di riconversione in green raffinery del Petrolchimico ha avuto anche l'ok dei sindacati, Camusso ha risposto: "Guardiamo al futuro. A noi non è estraneo il tema delle trasformazioni in aziende green. Lo abbiamo fatto a Porto Torres con l'Eni nella trasformazione della chimica. Anche sul tema della raffinazione occorre andare verso un'evoluzione. Quello che sconcerta e che tutti dicano che stanno facendo quel che devono, ma il risultato è che gli investimenti non stanno andando avanti e gli impegni non si stando verificando". "Il problema non è l'accordo - ha detto - che andava bene ma se a quell'accordo seguano le cose. La scelta di Eni fa pensare che in realtà non voglia mantenere il piano degli investimenti".