Emergenza rifiuti nel Palermitano
Individuata una soluzione tampone: apertura temporanea della discarica di Siculiana
Soluzione tampone in Sicilia dopo l'ennesima emergenza rifiuti per 48 Comuni del palermitano. Un vertice urgente alla Regione siciliana ha stabilito l'apertura provvisoria della discarica privata di Siculiana in attesa di una conferenza dei servizi. Un passaggio al momento utile per superare il no iniziale della ditta Catanzaro che gestisce la discarica e che aveva respinto la richiesta di aumentare la quantita' massima di spazzatura (da 800 a 1.300 tonnellate al giorno) avanzata dalla Regione in forza dell'ordinanza del 14 gennaio scorso che proroga la situazione d'emergenza fino a maggio. Il privato si era opposto invocando una deroga per ragioni sanitarie e ambientali. "Ma queste ragioni - afferma l'assessore ai Servizi di pubblica utilita' Vania Contrafatto - devono essere provate. Quel limite di 800 tonnellate non e' previsto da nessuna parte. La conferenza dei servizi dovra' verificare il tutto. Nelle more i comuni potranno conferire i loro rifiuti". Ma i Comuni restano sul piede di guerra. "E' inaccettabile che le imprese private, che in Sicilia, gestiscono le discariche continuino a tenere in scacco i Comuni, condizionando negativamente la vita dei nostri concittadini", afferma Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia. L'associazione dei comuni siciliani da tempo denuncia "lo stato di calamita' istituzionale in cui versa la Regione siciliana - continua Orlando - stigmatizzando la difficile condizione con la quale si trovano costretti a confrontarsi gli amministratori siciliani in alcuni settori vitali per la vita e la salute di intere comunita' come quella dei rifiuti". L'ufficio di presidenza dell'Anci Sicilia, riunitosi oggi pomeriggio a Villa Niscemi ha chiesto formalmente al governo nazionale un incontro urgente con Regione e Comuni siciliani "affinche' si affronti, una volta per tutte, un'emergenza che dura da troppo tempo e che rischia di mettere a repentaglio la salute".