Operazione "Gold coins"
Gettonopoli a Priolo, chiuse le indagini per il sindaco e altri 16
Avviso di conclusione indagini per abuso d'ufficio a carico di 17 indagati tra consiglieri ed ex consiglieri comunali di Priolo, oltre che del sindaco, Antonello Rizza e del segretario comunale in carica all'epoca della prima variazione di bilancio nel 2003. Al sindaco è contestata anche la tentata estorsione ai danni del segretario comunale. La vicenda è relativa ai gettoni di presenza percepiti per la partecipazione ai lavori consiliari. Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore Tommaso Pagano e coordinata dal Procuratore Capo Francesco Paolo Giordano, sono state eseguite dal commissariato di Priolo e prendono le mosse dalle dichiarazioni di un ex Segretario Comunale, che riferiva di avere subito un’opera di delegittimazione, volta a demolire la sua figura di Ufficiale di Governo, allorquando aveva fatto rilevare nel 2014 il valore assolutamente sproporzionato dei gettoni di presenza percepiti dai consiglieri. Si trattava di 129,11 euro per ogni presenza ricevuti a partire dal 2003, anno in cui alcuni consiglieri approvarono l’aumento dell’indennità del gettone di presenza che da 30,99 passo a 129,11 euro, con un incremento del 417%. A ottobre 2013 il segretario comunale dell'epoca fu sollecitato dall’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali ad eseguire una ricognizione ed analisi dei costi dell’amministrazione. Il Funzionario pubblico accertò una discrasia nell’applicazione della “norma regionale” e, al fine di non perpetrare ulteriore danno erariale alle casse del Comune, chiese di procedere, immediatamente, al ricalcolo del gettone di presenza, con il conseguente recupero di quanto illegittimamente erogato nell’ultimo quinquennio.Il provvedimento richiesto fu approvato solo il 13 febbraio 2014, riportando l’indennità a 30,25 euro. Nello stesso tempo fu avviato il giudizio di responsabilità contabile davanti alla Corte dei Conti, per un danno erariale pari a 645.594,97 euro. Solo per 5 degli indagati, Boscarino, Candelargiu, Cardillo, Lombardo e Marsala il Gip ha disposto il sequestro preventivo ai fini della confisca di somme pari a 356.579,95 euro. A seguito di perquisizioni e riscontri bancari sono state sequestrate somme pari a 123.678,63 euro.
Questi gli indagati: il sindaco Antonello Rizza, Sebastiano Boscarino, Marco Candelargiu, Biagio Cardillo, Sebastiano Costantino, Antonino Cocola, Pietro Di Mauro, Francesco Garufi, Giuseppe Fiducia, Salvatore Fortuna, Felice Pepe, Sebastiano Lombardo, Francesca Marsala, Salvatore Sullo, Maria Tempra, Orazio Valenti, Giuseppe Italia.