La protesta contro la chiusura del Reparto di Petralia Sottana
Sindaci e amministratori delle Madonie invadono la A19: no chiusura punti nascita
Sindaci in marcia oggi nel Palermitano contro la chiusura del punto nascita di Petralia sottana. Sindaci e amministratori dei Comuni delle Madonie hanno 'invaso' lo svincolo autostradale di Irosa, sulla A19. La carovana di auto ha poi fatto rotta verso la prefettura di Palermo dove è stato fissato un incontro con il neo prefetto Antonella De Miro per chiedere l'apertura di un tavolo con il ministero e l'assessorato alla Salute. La chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Madonna dell'Alto, "comporta un disagio per tutte le donne che vivono sulle Madonie e occorre intraprendere ogni strada possibile per opporci a questo provvedimento del ministero della Salute", spiega Mari Albanese, assessore del Comune di Alimena con delega alle Pari Opportunità. Il governatore Rosario Crocetta ha annunciato formalmente che reitererà al ministero della Salute la richiesta di deroga per i punti nascita. "La decisione della ministra, di chiudere il punto nascita di Petralia Sottana e il rimpallo sulle responsabilita' da parte della politica regionale - sottolineano i primi cittadini con alla testa il sindaco di Petralia Sottana Santo Inguaggiato - mortifica il nostro territorio e le nostre intelligenze. Come sempre a pagarne il prezzo piu' alto sono le nostre famiglie, le nostre donne e i nostri bambini. Dove andranno a partorire le donne madonite?". "Ci aspettiamo che l'assessore alla Salute tenga fede all'impegno preso e con una deroga rimetta subito in sicurezza il reparto con i nuovi organici, con i quali garantire la copertura h24. Il completamento dell'organico è possibile grazie alle assunzioni previste dai bandi attesi entro gennaio - aggiungono Enzo Campo e Lillo Spitale - riteniamo ci siano tutti gli estremi per rimettere in operativita' il reparto. Cosi' sara' possibile ottenere dal ministro la proroga in ottemperanza al decreto Balduzzi, prevista per le isole e per le zone disagiate di montagna". Per Daniela De Luca segretario Cisl Palermo, "la riorganizzazione dei servizi sanitari nel territorio deve tenere conto di tutti i criteri quindi anche l'aspetto che riguarda le condizioni degli spostamenti da un territorio ad un altro. Si tratta di servizi essenziali a salvaguardia della vita, si intervenga piuttosto sugli sprechi e la cattiva organizzazione".