Consuntivo di fine anno
Modica, lavori pubblici e servizi sociali fiori all'occhiello del 2015
Se il 2015 va in archivio con un bilancio più che positivo, non vanno dimenticati alcuni segnali allarmanti che rischiano di far perdere a Modica il prezioso e prestigioso ruolo di città comprensoriale che apporta anche benefici economici
Lavori pubblici e servizi sociali sono stati, nel 2015, tra i settori comunali che hanno fatto registrare le più grosse soddisfazioni: lo ha ribadito il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, nel corso del consuntivo di fine anno svoltosi a palazzo San Domenico alla presenza dei giornalisti di numerose testate. Il Comune ha scalato la classifica delle stazioni appaltanti risultando la prima in tutto il territorio ibleo con 14 milioni di euro. “Lavori pubblici – ha ribadito il sindaco – eseguiti attingendo solo a finanziamenti europei, nazionali e regionali”. Dopo aver ringraziato i dipendenti, i collaboratori e gli assessori, tutti presenti (il vice sindaco, Giorgio Linguanti, Orazio Di Giacomo, Rita Floridia, Giorgio Belluardo) tranne quello al Bilancio impegnato nel completamento del bilancio di previsione 2015, il primo cittadino ha posto l'accento sulle attività dei singoli rami dell’amministrazione cominciando dai servizi sociali con il micro credito concesso alle famiglie bisognose (1.500 euro restituibili a 50 euro al mese), il protocollo tra Iacp, Comune e Prefettura di Ragusa utile a sventare gli sfratti per gli inquilini morosi, il voucher natalizio per le persone indigenti (ne sono stati elargiti 452) e la restituzione di un asilo nido comunale totalmente ristrutturato nei servizi e negli arredi.
Abbate ha fatto poi riferimento ad alcune importanti opere pubbliche come la rotatoria Dente – Crocicchia, il completamento della scuole elementare “Raffaele Poidomani”, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento alle norme antincendio delle scuole dell’obbligo della città.
Nel corso del consuntivo sono state ricordate alcune delle tappe che hanno caratterizzato l’attività dell’amministrazione: nelle iniziative culturali (una su tutte, l’antologica dedicata a Piero Guccione), nella promozione della città (la presenza a Expo 2015, Chocomodica, la presenza a Modica, per un mese, delle nazionali di scherma), nell’arredo urbano e nelle opere di manutenzione in tutti i quartieri della città.
Tra le “positività” del 2015, anche l’istituzione, nella città della Contea, dell’ufficio contratti centralizzato per i comuni di Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo: le gare di appalto superiori ai 40 milioni di euro, in pratica, vengono espletate a Modica.
Abbate ha poi tenuto a sottolineare come, attualmente, il foro boario di Modica sia l’unico in funzione e l’accordo tra Asp e Comune per le vaccinazioni da blue tongue: l’ente copre i costi dei vaccini e l’Azienda sanitaria mette a disposizione gratuitamente i veterinari. Ciò consente la movimentazione dei bovini in un settore fondamentale per lo sviluppo del territorio.
In materia di sanità è stato evidenziato come il Comune abbia cofinanziato i lavori per il nuovo pronto soccorso dell’ospedale “Maggiore”, un “caso abbastanza raro, se non unico, nel panorama regionale”.
Il sindaco ha anche rassicurato sulla situazione economica, comunicando che il Comune è in regola con le prescrizioni della Corte dei conti in merito alla procedura prevista dal piano di riequilibrio.
Sono state poi ricordate le “imprese” – nello sport e nello spettacolo – di due modicani: lo schermidore Giorgio Avola, campione mondiale di fioretto a squadre, e il cantante Giovanni Caccamo, vincitore della sezione giovani al Festival di Sanremo.
A conclusione dell’incontro di fine anno, il classico brindisi di auguri e la consegna ai giornalisti intervenuti di una copia del prestigioso libro fotografico di Paolo Nifosì, “Modica – Arte e Architettura”, con le foto di Luigi Nifosì, edito dalla DM Barone di Modica.
Se il 2015 va in archivio con un bilancio più che positivo, non vanno dimenticati alcuni segnali allarmanti che rischiano di far perdere a Modica il prezioso e prestigioso ruolo di città comprensoriale. Un ruolo che apporta anche benefici economici. Ecco perché non bisogna dimenticare di continuare la battaglia per l’utilizzazione del Palazzo di giustizia, specie ora che il ministro della Giustizia Orlando si è espresso per una rivisitazione della geografia giudiziaria che ha portato alla soppressione del Tribunale di Modica. Così come non è da dimenticare la difesa “ad oltranza” dei servizi ospedalieri: ci sono gravi segnali di possibili “scippi” da parte dei nosocomi di Ragusa che metterebbero in crisi il processo di naturale sviluppo del “Maggiore”. Il trasferimento di servizi ai cittadini in altre città (soprattutto a Ragusa), innescano un percorso negativo che causa depauperamento del territorio, chiusura di attività commerciali, scarsa affluenza di persone in una città a vocazione turistica. Basti pensare che al Tribunale di Modica si registravano, settimanalmente, quattromila accessi: persone che gravitavano attorno all’istituzione con enormi benefici per l’indotto. Crediamo che l’amministrazione abbia il dovere di puntare su questi aspetti se vuole confermare il ruolo leader della città in un territorio ricco di storia, tradizioni, cultura e dignità. Nella speranza, magari, che anche qualche rappresentante politico si ricordi di essere stato “catapultato” a Palermo o a Roma anche grazie ai consensi raccolti in questo lembo di Sicilia.