Nuovo studio Istituto Francese Sanità
L'ansia può salvarti la vita, le persone rilassate sono meno reattive ai pericoli
Sono oltre 10 milioni gli Italiani che soffrono d'ansia. Uno stato che prima di ogni altra cosa è una risposta fisica e psicologica alle pressioni dell'ambiente circostante, e che si traduce in quello stato di allerta che ci orienta verso la ricerca di soluzioni. Convivere con l'ansia non è facile, ma forse non "fa del tutto male". Secondo un nuovo studio dell'Istituto Francese di Sanità e Rircerca Medica, pubblicato sulla rivista eLife, infatti lo stato di "iper-vigilanza" tipico delle persone ansiose permette ai segnali di allerta di sollecitare in tempi rapidissimi i settori del cervello responsabili delle reazioni, scatenando un aumento dell'adrenalina che permette una risposta tempestiva in caso di pericolo. Al contrario le persone rilassate, non riconoscono una minaccia in modo altrettanto veloce, quindi la loro reazione a potenziali minacce è più lenta. Gli autori dello studio sono arrivati a questa conclusione monitorando le reazioni di 24 volontari di fronte a immagini di potenziali minacce, di vario livello. Solo gli "osservatori iper-ansiosi" hanno mostrato un livello di sensibilità ai segnali di pericolo riscontrabile nella corteccia cerebrale". "Le reazioni immediate possono aver rappresentato una forma di adattamento destinato alla sopravvivenza", ritiene la dottoressa Marwa El Zein, capofila della ricerca. "Per esempio, noi esser umani ci siamo evoluti a fianco dei predatori che possono attaccare, mordere, pungere. Una reazione rapida da parte di una persona che sta provando paura può servire ad evitare il pericolo"