Strage nella stiva
Palermo, il Riesame conferma il carcere per il siriano
Il Tribunale del Riesame di Palermo accoglie l'appello della Procura e conferma la custodia cautelare in carcere per Okrcema Issa Ahmad, siriano, 22 anni. Ahmad era accusato di omicidio colposo plurimo e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Era stato arrestato, ad agosto, in seguito all'indagine avviata dalla Procura di Palermo dopo l'arrivo, nel porto del capoluogo siciliano, del pattugliatore svedese Poseidon: a bordo c'erano assieme a 500 naufraghi anche le salme di 52 migranti deceduti per asfissia acuta, dopo essere stati costretti a viaggiare per ore nella stiva di una carretta del mare, carica all'inverosimile, sotto la minaccia di percosse e armi. Il gip a novembre aveva rigettato la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dalla Procura che aveva proposto appello. Oggi il Riesame (Gaetano Scaduti Presidente; Emilio Alparone giudice relatore; Marco Gaeta Giudice) ha "ribaltato" la decisione, smentendo piu' volte il gip che aveva revocato la custodia cautelare. "Le motivazioni - scrive il Riesame - non appaiono condivisibili per un molteplice ordine di rilievi e considerazioni". "Contrariamente a quanto sostenuto dal gip - si legge nel documento - deve pertanto ritenersi sussistente, allo stato degli atti, un complesso di elementi probatori. Il provvedimento impugnato deve essere pertanto annullato". Le indagini sono state condotte dal pool sulla "tratta" coordinato dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia.