L'intervento dei Carabinieri
Siracusa, massacra con calci e pugni la ex convivente: finisce in manette
Da agosto scorso bersagliava l'ex convivente di aggressioni fisiche e verbali. Qualche giorno fa l'ultimo episodio che si è concluso con il trasporto della vittima all'ospedale di Avola per essere soccorsa. E' accaduto a Fontane Bianche, località balneare nei pressi di Siracusa. Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato la donna ferita dopo essere stata presa a calci e pugni dall'ex convivente, 56 anni, operaio. Quest'ultimo, secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, aveva aggredito la donna a seguito del suo rifiuto di restituirgli la casa in cui avevano convissuto, per andarci a vivere con la sua nuova compagna. L’uomo ha inoltre rotto varie suppellettili, gli addobbi natalizi e dato fuoco ad alcuni indumenti nello spazio esterno antistante l’ingresso della casa e per tutto ciò è stato arrestato e ristretto ai domiciliari per maltrattamenti verso familiari e conviventi, lesioni personali e danneggiamento. Per lui è scattato inoltre l’allontanamento dalla casa coniugale ed il divieto di avvicinarsi alla vittima ed ai luoghi dalla stessa frequentati entro una distanza minima di duecento metri. La donna è stata dimessa dall'ospedale con una prognosi di dieci giorni per i traumi e le ferite lacero-contuse riportate al volto, alla testa ed al corpo.