Sarebbe arrivato in Sicilia con 523 migranti
Fermato a Pozzallo un siriano: è sospettato di far parte dell'Isis
Un inquietante episodio che confermerebbe alcune ipotesi riguardanti l'arrivo in Italia, insieme ai profughi, di presunti terroristi o simpatizzanti dell'Isis. Un immigrato siriano è stato fermato nel Ragusano, a Pozzallo: è, appunto, sospettato, di essere un terrorista legato all'Isis. Il fermo è stato effettuato dalla Digos di Ragusa. L'uomo era giunto a Pozzallo il 4 dicembre scorso su un barcone insieme ad altri 523 migranti.
che aveva condotto in salvo la nave Bourbon Argos. Non era uno dei tre scafisti fermati perché ritenuti componenti degli equipaggi di un gommone e di un barcone soccorsi nel Canale di Sicilia. Le indagini sarebbero state avviate dopo controlli della squadra mobile di Ragusa, che successivamente sono state delegate alla Digos della Questura Iblea e alla polizia postale del compartimento Sicilia Orientale con sede a Catania."Allah è grande, ma l'Isis lo è di più": c'è anche questo messaggio tra gli sms trovati nel telefonino del ventenne siriano. L'apparato è stato analizzato dalla polizia postale di Catania su delega della Dda, titolare dell'inchiesta con il procuratore Michelangelo Patanè e l'aggiunto Carmelo Zuccaro. Nell'inchiesta sono confluiti immagini e video estrapolati dal cellulare del giovane indagato.
Intanto, è durato oltre due ore l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip di Catania (e non di Ragusa come si era appreso in un primo momento) del ventenne siriano fermato dalla polizia di Stato di Ragusa perché sospettato di avere legami con l'Isis. L'inchiesta è di competenza della Procura distrettuale etnea. L'interrogatorio si è svolto davanti al Gip Daniela Monaco Crea, alla presenza del legale dell'indagato e del procuratore aggiunto di Catania, Carmelo Zuccaro.