L' conferma l'assessore all'Economia
Le finanze della Regione al "verde" a rischio 1,2 milioni di euro di fondi Ue
L'assessore all'Economia della Regione siciliana Alessandro Baccei conferma il quadro fosco delle finanze siciliane e il rischio di perdere 1,2 miliardi di Fondi Ue, anche questo tra i temi della trattativa che proseguirà domani con Palazzo Chigi. Lo fa nel corso dell'incontro di oggi con l'Anci Sicilia, svoltosi all'indomani del primo round della missione romana che ha come obiettivo la liberazione di risorse per 1,4 miliardi. All'associazone dei sindaci dell'Isola, Baccei ha dato poche speranze, nella fase attuale. I Comuni a oggi hanno ricevuto appena il 20% dei fondi spettanti da parte della Regione per il 2015. "L'assessore oggi ci ha fornito solo un'analisi della drammaticita' dei conti della Regione ma nessuna garanzia di avere quanto ci spetta. E' chiaro che a rischio sara' la tenuta sociale", riferisce il vicepresidente di Anci regionale Paolo Amenta. I primi cittadini hanno rappresentato il quadro ormai drammatico nella quale versano gli enti senza liquidita' e con circa 540 milioni di euro ancora da ricevere per il 2015 sui 675 spettanti. "Una situazione desolante - sostiene l'associazione - che mandera' in dissesto la quasi totalita' dei Comuni, e con essi quanti hanno rapporti con la pubblica amministrazione, quindi imprese sociali, ditte, fornitori di materiali e di servizi".E proprio i servizi, in assenza di novita' sostanziali, saranno i primi a saltare, poi i precari per cui la Regione su 200 milioni del Fondo di riequilibrio per il personale quest'anno e' riuscita a trasferirne solo 80, insufficienti a pagare gli stipendi e i debiti per scopertura di cassa che i Comuni stanno affrontando con le Tesorerie. Cosi' come sono insufficienti i 55 milioni di quota corrente ricevuti sui 360 di diritto, mentre neanche un centesimo e' arrivato nelle loro casse dei 115 milioni relativi alla quota in conto capitale di cui sino a questa mattina i sindaci e l'Anci hanno chiesto la liquidazione. Dal canto suo Baccei ha reso noto che e' in corso la trattativa con lo Stato per i conti 2016 che, attraverso una modifica statutaria, il prossimo anno dovra' garantire i trasferimenti ai Comuni. "Ma per l'anno in corso, che si sta chiudendo nel modo piu' nero - aggiunge Amenta - l'unica cosa che siamo riusciti ad ottenere e' la promessa di una ricognizione dei conti dei vari Dipartimenti, per verificare l'esistenza di spazi finanziari che verrebbero trasferiti ai Comuni". Stessa cosa per quanto riguarda il rischio di dover restituire all'Unione europea i finanziamenti dei fondi strutturali, per le difficolta' nella rendicontazione entro il 31 dicembre. Si tratta di un miliardo e 200 milioni. Baccei ha confermato che ad oggi non c'e' in programma nessuna proroga, anche se domani a Roma, nell'incontro Stato-Regione per le garanzie dei conti 2016, si trattera' anche di questo. Infine, per quanto riguarda il futuro dei precari dei Comuni, e della proposta del Pd e del sottosegretario Davide Faraone di creare un'Agenzia unica, cio' si e' concordato che potra' essere motivo di confronto serio tra Anci e Regione. "Ma la situazione drammatica - conclude Amenta - resta quella della liquidita' che non c'e' nelle casse dei Comuni, considerato che non abbiamo piu' accesso a scoperture di Tesoreria. E' a rischio e' la tenuta sociale dei territori". Allora, "aspetteremo 2-3 giorni, il tempo che si concludano le trattative tra Stato e Regione, se neanche da quel momento arriveranno notizie positive vuol dire che i Comuni scenderemo in piazza".