Ricerca dell'Università di Padova
I ragazzi che fumano marijuana hanno triplo rischio di erezione
I giovani che fumano marijuana hanno il triplo di rischio di soffrire di disfunzione erettile rispetto ai coetanei non consumatori. Lo ha rilevato uno studio condotto dal gruppo di lavoro del Prof. Carlo Foresta, Direttore dell'UOC Andrologia e Medicina della Riproduzione dell'Azienda Universita' - Ospedale di Padova, svolto su 893 soggetti diciottenni. Le ricerche sperimentali hanno già ampiamente dimostrato che i recettori per i cannabinoidi sono fortemente espressi sia nel sistema nervoso centrale che nei corpi cavernosi del pene e che la stimolazione di questi recettori inibisce la risposta erettiva. Dai risultati di questo studio emerge che il 48% degli intervistati dichiara di aver avuto esperienze con la marijuana con frequenza sporadica il 40%, almeno una volta al mese il 20%, almeno una volta a settimana il 25%, e una volta al giorno il 12%. L'identikit dei giovani che consumano marijuana almeno settimanalmente e' caratterizzato da giovani che nel 100% dei casi sono medi e forti fumatori di sigarette, medi - forti consumatori di alcolici. Dal punto di vista andrologico questo gruppo di soggetti, presenta alterazioni della sessualita', caratterizzate soprattutto da disfunzione erettile (5,7% contro 1,8% dei non consumatori), e eiaculazione ritardata, 4% contro lo 0,6% dei non consumatori. Le caratteristiche seminologiche dei consumatori di marijuana mettono inoltre in evidenza una significativa riduzione del numero degli spermatozoi e della loro motilita' e morfologia. I risultati di questo studio dimostrano come la marijuana, ma probabilmente lo stile di vita dei consumatori abituali di marijuana (alcol, fumo ecc) disegna un identikit di un giovane che gia' a diciotto anni soffre alterazioni del sistema endocrino, riproduttivo e sessuale.