Diritti processo penale
Catania, avvocati penalisti in sciopero per 6 giorni
La Camera Penale di Catania Serafino Famà aderisce all'astensione proclamata dall' Unione delle Camere Penali dal 30 novembre al 4 dicembre prossimi per "protestare contro la progressiva neutralizzazione dei diritti nel processo penale". "Ogni giorno di più - si legge in una nota della Camera Penale di Catania - ci si dimentica che dietro ogni imputato si nasconde una potenziale vittima di un errore giudiziario; e che il processo deve essere lo strumento in cui accertare se taluno è colpevole di quanto addebitatogli, ma solo dopo avergli garantito i suoi diritti costituzionali. In un rito basato sulla formazione della prova al dibattimento, non è pensabile che l'imputato partecipi a distanza, dietro lo schermo di un monitor, mentre altri raccontano una loro versione della sua vita, senza poter interagire col proprio difensore per confrontarsi sulle prove in via di acquisizione, così come vorrebbe un disegno di legge all'esame del Senato (e solo per fronteggiare la limitazione delle risorse finanziarie nel comparto Giustizia)". "Non si può neanche pensare - sostiene la Camera Penale di Catania - di continuare a sacrificare inviolabili diritti a un equo processo, consentendo l'impunita celebrazione sui media di procedimenti ancora nella fase dell'indagine, e come tali coperti dal segreto, per favorire una strisciante sensazione 'sociale' di colpevolezza che condizioni la decisione finale. Riteniamo doverosa una precisazione per evitare strumentali speculazioni: nessun sacrificio per gli altrettanto intangibili diritti delle vittime. L'astensione comporta la sospensione della prescrizione che non potrà mai maturare per effetto di un rinvio richiesto da un avvocato". "Non ci vuole molto per una Giustizia più efficiente - conclue la nota della Camera penale di Catania - basta sforzarsi di rispettare le regole e rinunciare a insana demagogia".