Piazza Verdi alle 10
Domenica una marcia a Palermo per il cima e la pace
La Città di Palermo si mobilita per il clima e la pace. Domenica 29 novembre, appuntamento alle ore 10 a Palermo in piazza Verdi, davanti il Teatro Massimo per un sit-in. Numerosi gli Enti e le Associazioni che hanno aderito e organizzato l'evento per il clima e la pace tra i quali la Fondazione Unesco Sicilia, Legambiente, il Comune, la Cgil e l'Università di Palermo. Alle ore 10:30 il Teatro Massimo parteciperà con uno spettacolo, successivamente si raggiungerà il Porticciolo La Cala dove alle 12:00 ci saranno una "Regata per il Clima" a cura della Lega Navale Italiana, spettacoli organizzati da artisti di strada, canti, balli e laboratori. In contemporanea, all'Arenella un flash mob. La Coalizione Italiana Clima chiede che dalla COP21 di Parigi scaturisca un accordo equo, legalmente vincolante, che consenta di limitare il riscaldamento globale legato alle attività umane ben al di sotto di 2°C (possibilmente 1,5°C) accelerando la transizione verso la decarbonizzazione e sviluppo sostenibile. "L'Accordo di Parigi - si legge in una nota - deve porre le fondamenta per un mondo nel quale l'impatto delle attività umane non danneggi le basi della vita, nel quale le risorse naturali vengano usate in modo sostenibile e vengano distribuite in modo equo, nel quale gli "scarti" delle attività umane vengano minimizzati e non minino il funzionamento dei sistemi naturali". "L'accordo di Parigi - prosegue la nota - va ancorato alle indicazioni della Comunità scientifica e, quindi, alla necessità di iniziare da subito una traiettoria di rapido declino delle emissioni di gas serra, a cominciare dalla CO2. Deve essere equo, tenendo conto del principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità, alla luce delle diverse circostanze nazionali. L'accordo di Parigi deve anche sancire il principio dell'equità intergenerazionale, principio secondo cui il pianeta debba essere consegnato alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui lo abbiamo ereditato".