Consigliere comunale opposizione
Augusta, consigliere Pd Triberio: porto poco valorizzato dall'amministrazione
In una nota, il segretario cittadino del Pd di Augusta e consigliere comunale, Giancarlo Triberio, esprime le sue considerazioni sul porto di Augusta e sulla sua mancata valorizzazione da parte dell'amministrazione cittadina a Cinque Stelle.
"Nell’ambito del complesso processo di ristrutturazione del sistema portuale nazionale, sembrerebbe ormai confermata la scelta di attribuire due autorità portuali alla nostra regione, una, con sede a Palermo, per la Sicilia occidentale, e l’altra, con (probabile) sede ad Augusta, per la Sicilia orientale. Tale decisione, peraltro prevista da tempo, risulterebbe coerente con il ruolo baricentrico di Augusta rispetto al territorio interessato. Tutto questo fa della nostra città la candidata naturale a base strategica dei programmi e dei progetti da realizzare per l’intero settore portuale marittimo della Sicilia orientale, nonché il centro propulsore di un potenziale sviluppo economico ed occupazionale, gravitante intorno al porto megarese, soprattutto per l’ampio territorio, altrimenti trascurato, ricadente nelle province di Siracusa e Ragusa ma che ad oggi è ancora purtroppo in discussione. Constatiamo dunque con grande rammarico, anche per una vicenda di tale rilevanza, la condotta accomodante -e, a tratti disorganizzata- dell’amministrazione comunale pentastellata. Bisogna ricordare, infatti, che il problema della Port Authority è stato sollevato per merito dei consiglieri di minoranza, che hanno richiesto una seduta monotematica sull’argomento, conclusasi con l’approvazione unanime di una mozione d’indirizzo a conferma della volontà di scegliere Augusta come sede dell’Autorità Portuale, il conseguente rifiuto di destinare il medesimo porto ad ‘Hotspot’ per l’accoglienza dei migranti nel Mediterraneo e di essere presenti nella governance. Ne è seguito un incontro del sindaco di Augusta con il ministro alle infrastrutture Del Rio, le cui risultanze e i cui contenuti risultano tuttora coperti dal segreto e oggetto di stretto riserbo, secondo quanto dichiarato dalla stessa Sindaca nell’ultimo Consiglio Comunale. A questo punto ci saremmo almeno aspettati l’avvio di azioni concrete, la promozione di iniziative e di occasioni d’incontro per sostenere in modo unitario, al di là delle bandiere di partito, l’importante lotta in difesa del nostro porto; ne è scaturita invece una serie di atti inconsistenti, mal organizzati, e, in definitiva, fallimentari: l’incontro, in Piazza Duomo, di tutti i sindaci del comprensorio siracusano, di fatto ridottasi a sole otto presenze, e di alcuni deputati, i tentativi- sempre andati a vuoto- di alcuni componenti della compagine pentastellata di organizzare riunioni di confronto tra le parti in campo, la convocazione- questa volta a cura della Presidenza del Consiglio- di un tavolo tecnico riservato all’amministrazione locale, ai capigruppo, ai presidenti delle commissioni comunali e agli operatori portuali, poi naufragato per la sovrapposizione con impegni precedentemente presi da alcuni soggetti coinvolti.
Se quest’ultimo buco nell’acqua- come afferma il sindaco- è da ascrivere ad un ‘difetto di comunicazione’, viene molto da pensare sulle reali capacità della nostra amministrazione comunale di agire concretamente a sostegno delle prerogative del porto di Augusta.
Un altro punto scottante- come anticipato sopra- riguarda il progetto di inquadrare all’interno del porto un hotspots per l’accoglienza e lo smistamento dei migranti approdati sulle nostre coste. Ove ciò corrispondesse al vero (come si può ricavare dalle indiscrezioni su una gara di appalto avviata per la costruzione di strutture dedicate all’accoglienza) verrebbe infatti a cadere ogni progetto di valorizzazione dell’area portuale di Augusta, le cui attività sarebbero ostacolate in modo insuperabile dalle complesse necessità dei migranti in arrivo, rendendo di fatto impossibile la cogestione delle due pratiche in modo simultaneo.
Ciò detto, nulla si vuol negare alla povera gente in cerca d’aiuto e di rifugio, nei cui riguardi i cittadini augustani hanno già dimostrato piena solidarietà ed un supporto operativo e morale; ma, al momento, la costruzione di un centro di accoglienza all’interno del porto megarese è del incompatibile con l’idea di valorizzare lo stesso, facendone la sede dell’Autorità Portuale per la Sicilia orientale.
Pertanto chiedo quindi che alle dichiarazioni d’intenti seguano i fatti, e che l’amministrazione comunale in carica con in testa la Sindaca, che rappresenta tutti i cittadini, si adoperi finalmente in modo concreto e fattivo per l’avvio di un tavolo organizzativo con funzioni esecutive, allargato a tutte le forze politiche, ( il PD con i suoi rappresentanti a tutti i livelli si è adoperato ed è pronto a fare fronte comune ricordando che nella manifestazione in piazza Duomo erano presenti tutti i deputati e i Sindaci del territorio) agli operatori portuali, alle sigle sindacali, ai rappresentanti dei settori economici e del mondo dell’associazionismo nonché coinvolgendo l’intera cittadinanza, al fine di mettere in campo un fronte comune a difesa del nostro porto e del nostro futuro e di focalizzare altresì la battaglia sulla legittimità del territorio di avere espressione e partecipazione nella futura governance delle nuove unità di sistema portuale.
Altresì è immediatamente necessario attivate tutti i canali per discutere e approvare il PRG portuale già presentato dall’autorità Portuale, definire il rilancio della cantieristica, realizzare l’informatizzazione del sistema portuale, programmare il rifacimento della diga foranea, ridefinire i compiti della polizia di frontiera e rimodulare le concessioni nell’area portuale, al fine di rendere competitivo sempre più il nostro porto.
Tutti i cittadini sono chiamati a partecipare, affinché - a dispetto dei maldestri ed inefficaci tentativi sinora attuati dall’amministrazione comunale pentastellata- possa realizzarsi un’accorta opera di valorizzazione del nostro porto, un bene pubblico fondamentale per il territorio augustano e il futuro dei nostri cari."