Il caso del muratore che si diede fuoco
Vittoria, si uccise per difendere la casa: dopo l'asta i figli la riacquistano
Non ci sarà oggi l'esecuzione del trasferimento immobiliare dalla famiglia Guarascio, il muratore che si diede di fuoco nel maggio del 2013 per salvare la sua casa, al nuovo proprietario. I figli di Guarascio avrebbero raggiunto un accordo economico col nuovo proprietario riacquistando l'immobile alla stessa cifra acquisita all'asta oltre alle spese sostenute. Si chiuderebbe così una vicenda triste che ha tenuto sulle spine la moglie e i tre figli del muratore di Vittoria che perse la sua casa finita all'asta per un debito con la banca di poche migliaia di euro.