Non ci sono indagati
Emergenza idrica, Pm Messina apre inchiesta conoscitiva
Il caso dell'emergenza idrica a Messina è diventato motivo di indagine da parte della magistratura. Sono due le Procure che hanno aperto fascicoli conoscitivi, al momento senza indagati né ipotesi di reato: quella di Messina sui rubinetti all'asciutto da 18 giorni e quella di Caltanissetta sul valore di torbidità dell'acqua. Sono inchieste mirate a verificare se è possibile configurare eventuali irregolarità penali. A Messina, dove la situazione resta critica, il consiglio comunale ha attivato una sua commissione di inchiesta e un gruppo di cittadini esasperati per l'emergenza ha organizzato per sabato pomeriggio a piazza Cairoli una fiaccolata sul tema: 'Messina ha bisogno dei messinesi'. A Calatabiano procedono intanto i lavori, ieri è stato predisposto il tracciato per la posa della condotta provvisoria che consentirà di riportare l'acqua del Fiumefreddo nelle tubazioni di Messina. Sono state anche avviate le attività di risagomatura della frana. Intanto è stato installato un radar interferometrico e sono state eseguite le prime misurazioni per il monitoraggio del movimento franoso che ha travolto la condotta idrica. Per garantire la distribuzione dell'acqua a Messina, anche oggi sono state operative 38 autobotti. Ieri sono stati distribuiti, con i mezzi mobili di approvvigionamento, 1.000 metri cubi d'acqua. Più di ottanta volontari si alternano quotidianamente per gestire la distribuzione porta a porta a persone anziane o con disabilità, oltre a dare supporto alla macchina per l'imbustamento di acqua potabile messa a disposizione dalla Regione Marche. Intanto, sono terminate le operazioni di pompaggio dei 5.450 metri cubi d'acqua dalla nave cisterna nel serbatoio di Torre Vittoria, che sarà sostituta con la nave cisterna militare già in rada. Il flusso di alimentazione dei serbatoi principali dell'acquedotto cittadino attualmente si aggira su valori di circa 600 litri al secondo provenienti da Alcantara, Santissima e pozzi cittadini. Diversa la situazione a Caltanissetta, dove la Procura ha disposto verifiche sulle motivazioni della torbidità dell'acqua e il conseguente stop all'erogazione con turnazioni. L'acqua, infatti, oggi è tornata ad essere potabile e, dopo le analisi dell'Asp, il Comune ne ha autorizzato l'uso anche alimentare. Dagli accertamenti eseguiti dal laboratorio di sanità pubblica sono infatti emersi "l'assenza di torbidità anomala" e che "i valori di manganese e microbiologici sono entro i limiti consentiti dalla legge". La Siciliacque ha confermato di avere "predisposto tutte le attività tecniche, compreso l'impiego di impianti tecnologici mobili, per il superamento delle problematiche per regolarizzare, entro questo fine settimana, le forniture dall'acquedotto Ancipa".