Via Maqueda
Ragusa Ibla, minaccia di suicidarsi e chiede della moglie: salvato da un agente
I militari della stazione carabinieri di Ragusa Ibla sono riusciti a fermare all’ultimo momento un aspirante suicida che si stava lanciando dalla finestra di un palazzo di via Maqueda. Intorno alle 10.15 direttamente sul cellulare del comandante della stazione dei carabinieri di Ragusa Ibla è giunta una chiamata da parte di una vecchia conoscenza di quel reparto, un trentenne già residente a Ibla ma ora sottoposto agli arresti domiciliari in via Maqueda. L’uomo riferiva al Maresciallo di essere seduto sul davanzale della finestra pronto a lasciarsi cadere nel vuoto se non avesse riavuto sua moglie. Quest’ultima da pochi giorni, dopo un litigio tra coniugi, se n’era ritornata a Ibla lasciando il marito da solo chiuso in casa. Il Sottufficiale e il suo vice di corsa sono andati a casa della donna, l’hanno presa e portata dal marito. Arrivati a via Maqueda hanno trovato un’autopattuglia della Polizia di Stato e una squadra di vigili del fuoco già sul posto. I poliziotti stavano già negoziando con l’uomo nel tentativo di farlo desistere ma lui era irremovibile: avrebbe parlato solo con la moglie e da soli. Alla vista della consorte un po’ s’è calmato ma è rimasto irremovibile sul fatto che la moglie dovesse salire da sola. Con non poca fatica il comandante della stazione di Ibla è riuscito a convincerlo che sarebbe entrato lui con la donna. Arrivati alla porta di casa, con l’altro militare e i due poliziotti dietro nascosti e pronti a intervenire, i due sono entrati ma la situazione è presto precipitata. Alla richiesta dell’uomo, la moglie ha detto che mai sarebbe rientrata a casa. A questo punto lui ha guardato la finestra e ha iniziato a correre in direzione della medesima. Il maresciallo, già pronto ad ogni evenienza, con un balzo ha letteralmente placcato l’aspirante suicida che ha iniziato a dimenarsi violentemente per divincolarsi dalla presa. Fortunatamente i tre operatori che erano sulle scale sono entrati e quindi in superiorità numerica sono riusciti a immobilizzarlo e riportarlo alla calma. A questo punto l’ambulanza ha portato l’uomo, psicologicamente scosso, al pronto soccorso, e da qui al reparto psichiatria del “Paternò Arezzo”. Il sottufficiale ha subito lo stiramento di un tendine del gomito e ne avrà per dieci giorni. Sentito il Pubblico Ministero, i carabinieri hanno spostato il domicilio dell’arrestato a Ibla presso i suoi genitori così da permettergli di avere la vicinanza di persone care.