Avrebbe truffato due persone
Palazzolo, si fingeva donna per vendere finta merce su Internet: denunciato
I Carabinieri della Stazione di Palazzolo Acreide, a conclusione di mirata attività info-investigativa, hanno segnalato alla Competente Autorità Giudiziaria quale indagato per i reati di sostituzione di persona, truffa e ricettazione, L. P. G., giovane originario del posto già noto alle forze dell’ordine per analoghi reati contro il patrimonio.
Il modus operandi è quello ormai tristemente noto e comune alle truffe on-line: il giovane, spacciandosi per una terza persona, nel caso specifico una donna, aveva pubblicato su un sito di compravendita on-line alcuni annunci per vendere merce varia. Contattato dai potenziali acquirenti, l’uomo concludeva l’accordo e forniva un numero di carta postepay da ricaricare prima di inviare la merce: ottenuta la ricarica, la merce non veniva mai inviata.
L’attività trae origine dalle denunce di due soggetti truffati, uno originario della provincia di Potenza a cui il giovane aveva sottratto 430 euro per un cellulare mai spedito, ed uno originario della provincia di Napoli cui il giovane aveva sottratto la somma di 40 euro per un profumo anche questo mai spedito. Le due vittime si sono rivolte ai Carabinieri del posto per formalizzare denuncia di truffa: i militari dell’Arma, grazie al numero di carta postepay fornita, sono risaliti ad una donna di Palazzolo Acreide interessando la locale stazione Carabinieri per l’ulteriore prosieguo dell’indagine.
A questo punto la svolta: la donna di Palazzolo, individuata dai Carabinieri, certa della disponibilità della propria carta postepay che usava raramente solo per qualche acquisto on-line, si rendeva disponibile ad esibirla immediatamente ma, aperto il portafogli, se ne trovava priva. Al riguardo la stessa formalizzava immediatamente denuncia di furto dando il via ad ulteriori attività investigative a cura dei militari del posto i quali, monitorando ulteriormente il sito di compravendite on-line, simulando di essere dei potenziali acquirenti interessati ad un prodotto messo in vendita, riuscivano ad acquisire sufficienti elementi per identificare l’autore delle truffe.
La successiva perquisizione presso l’abitazione del giovane consentiva altresì di rinvenire la carta postepay oggetto di furto ed utilizzata per commettere le truffe on-line.