L'attrice messinese allarmata per le notizie apprese su Facebook
Appello dalla Cina di Maria Grazia Cucinotta:"Basta con l'emergenza acqua a Messina "
Grido d'aiuto anche dalla Cina per l'emergenza idrica di Messina, città senz'acqua per 10 giorni da sabato 24 e fino almeno a lunedì 2: Maria Grazia Cucinotta, da un mese sul set a Qingdao per un nuovo film, lancia un appello al Governo centrale e regionale per non abbandonare oltre 250mila messinesi disagiati dalla carenza del più essenziale dei servizi. "Nel 2015 non si può lasciare un'intera città senz'acqua per così tanto tempo. Immagino anziani, bambini, persone diversamente abili in preda al panico nel trovare rubinetti vuoti. - dice - Per non parlare del danno all'economia locale: chiusi negozi, scuole, università. Una situazione insostenibile, intollerabile, gravissima che merita attenzione e impegno serio e tempestivo da parte delle Istituzioni a Roma e Palermo", dice l'attrice messinese, allarmata e attonita dalle notizie apprese da Facebook: "Un fatto così importante è stato persino ignorato dai media nazionali fino a ieri; l'emergenza è stata diffusa solo dalla stampa locale e dai social network. Cerco di dar voce ai tanti che mi hanno scritto nelle ultime ore chiedendo disperatamente aiuto".
Il comitato di Messina dell'Unione nazionale consumatori ha deciso di "avviare una class action nei confronti dell'Amam" per "la totale assenza di servizio idrico in gran parte delle zone della città servite dall'acquedotto Fiumefreddo". "E' evidente la grave e reiterata violazione dei diritti dei consumatori - sostienbe il presidente dell'Unc di Messina, Mario Intilisano - Questa vicenda è vergognosa! Chiederemo al giudice competente di accertare la grave condotta dell'Amam che, anche in ipotesi di emergenza, ossia la rottura della tubazione, non ha saputo garantire una razionalizzazione e distribuzione delle altre fonti di approvvigionamento, determinando la totale assenza del servizio idrico per oltre 5 giorni in gran parte della città, attività che non può ritenersi supplita dalla tardiva istituzione di due soli punti di distribuzione a mezzo autobotti". L'UNC di Messina chiederà anche la determinazione dei criteri per la quantificazione del danno in relazione ai consumi medi annuali di ogni famiglia interessata e alle loro condizioni numeriche, sociali, economiche e di salute.