Il presidente di Neapolis
Siracusa, "veleni e bufera giudiziaria al Vermexio" per Culotti c'è la questione morale
"Analizzando con l'occhio critico del cittadino comune l'attuale situazione di Siracusa, è davvero difficile immaginare un quadro generale peggiore; ben sapendo però che al peggio non c'è mai fine, sono tristemente convinto che quanto di assurdo visto fino ad oggi non rappresenti altro che la punta di un grosso e oscuro iceberg".
A parlare è il Presidente della Circoscrizione Neapolis, l'avvocato Giuseppe Culotti.
"Da avvocato ma soprattutto per mia convinzione e cultura personale, sono e rimango un garantista convinto e anzi auguro a tutti i soggetti coinvolti nelle note vicende giudiziarie di questi ultimi giorni di poter dimostrare davanti ai Magistrati la loro estraneità a quanto contestato.
Lungi da me dunque qualsiasi intento di sciacallaggio mediatico; tuttavia non posso non riscontrare da quanto ogni giorno apprendiamo dalla stampa almeno due ordini di problemi.
Il primo di natura prettamente morale: se è infatti vero e sacrosanto che legalmente il semplice status di indagato nulla comporta da un punto di vista dell'esercizio dei diritti e doveri personali, è anche vero che in un contesto di malcontento generale verso l'attuale classe dirigente sarebbe importante dare segnali che vadano oltre la semplice applicazione delle leggi. Le dimissioni quindi tornano ad assumere un ruolo di garanzia soprattutto per chi si dimette, prima che per l'opinione pubblica che evidentemente non può che apprezzarle. Bene dunque il gesto dell'ex presidente Sullo; male invece tutto il resto, incluso chi le dimissioni le annuncia soltanto, sottoponendole a condizioni evidentemente impossibili in questo contesto consiliare. Il secondo appunto, forse addirittura più grave, riguarda l'immobilismo amministrativo conseguente all'attuale clima di terrore che sta paralizzando la già non eccelsa azione di governo: le condizioni della città arrancano, nella circoscrizione Neapolis continuano a perseverare problemi e indecenze più volte denunciate ma che mai come adesso risultano ignorate. Basti pensare alla singhiozzante raccolta dei rifiuti, alle condizioni vergognose se non pericolose del verde pubblico e alla scadente manutenzione delle strade, del tutto inadeguate ad affrontare la piovosa stagione invernale.
Insomma, in un contesto di diffidenza sempre più accesa verso la politica, paradossalmente le uniche realtà istituzionali rimaste immuni agli scandali e anzi sempre e solo al servizio dei cittadini sono proprio quelle destinate ad essere abolite, quelle che costano meno e che non possono in alcun modo condizionare con interessi personali la gestione della Cosa Pubblica: parlo dei consigli di Circoscrizione, vittime sacrificali di una cieca quanto insensata spending review".