Calcio. Serie D
Il derby tra Noto e Siracusa finisce in parità ( 2 - 2 ), la beffa per i padroni di casa arriva all'85'
Il pareggio accontenta sia il Noto che il Siracusa, ma a rischiare di rimetterci le penne al Palatucci sono stati proprio gli azzurri. Quarantaquattro anni per rivedere il derby siracusano ed oggi a Noto è stato un bel colpo d'occhio. Spalti gremiti in ogni ordine di posto, più di mille i siracusani che hanno seguito la squadra in trasferta, oltre tremila gli spettatori. Più che un derby si può parlare di una stracittadina, dove i granata hanno avuto tantissime occasioni da gol per chiudere il confronto in loro favore. Il Siracusa per questa trasferta continua a mostrare limiti strutturali in difesa ed oggi l'assenza dell'infortunato Catania, si è vista più del dovuto. In sintesi la gara ha visto gli ospiti prevalere nei primi 45 minuti, mentre nella ripresa è venuto fuori il Noto, carico di orgoglio e per nulla disposto a cedere l'intera posta in palio ai cugini.
La partita si sblocca al 42' ed è il Siracusa a passare in vantaggio grazie a Crocetti che trasforma un rigore sacrosanto concesso dall'astigiano Gualtieri.
Nel secondo tempo la musica cambia ed il Noto a fare la partita. Gli azzurri appaiono stanchi e confusi, tanto da incassare due gol (Assenzio e Sciliberto) tra il 65' ed il 69'. Se non arriva la disfatta, è anche merito dell'estremo difensore Viola. Sottil con gli azzurri in svantaggio, mette dentro Testardi e gioca con quattro attaccanti. E' proprio Testardi all'85' a firmare il gol del 2 a 2. A tre minuti dalla fine il Noto rimane in dieci per l'espulsione di Ficarotta, ammonito due volte. Questa volta, così com'era avvenuto contro il Reggio Calabria, il miracolo non c'è. Finisce 2 a 2 e se c'è squadra che può recriminare è soltanto il Noto.
Alla fine i giocatori del Siracusa, con grande senso di sportività, hanno applaudito sotto la tribuna di fede granata.