Nel catanese
Tremestieri Etneo, al via la XV edizione della sagra dell'iris
"Sembra esser giunto il momento di far chiarezza su una situazione che riguarda il paese etneo, ma soprattutto i cittadini tremestieresi. Dal 2003 ad oggi Tremestieri Etneo ha riscontrato una crescita sociale e turistica grazie all'ormai nota "Sagra dell'Iris e dell'Artigianato", evento che annualmente, nel periodo autunnale, esattamente in concomitanza della commemorazione dei defunti, richiama a Tremestieri un numero elevatissimo di turisti e visitatori. Dopo lo spiacevole imprevisto dell'ultima edizione, saltata per motivi amministrativi, la macchina organizzativa ha comunque deciso di non arrendersi, presentando la consueta richiesta all'attuale amministrazione Rando, la quale, in principio sembrava disponibile alla collaborazione fra il team della Sagra e altre richieste pervenute da associazioni esterne al territorio. Nei giorni a seguire invece, si sono svolte due riunioni (come da verbale prodotto) che hanno visto, seduti al tavolo di lavoro, tutte le parti interessate: ciò che ne è derivato è stato un braccio di ferro senza vincitori ne vinti. Alla proposta dell'Amministrazione comunale di cambiare il nome dell'ormai decennale manifestazione, Di Stefano - ideatore della Sagra - dice "no, grazie" cercando di tutelare gli interessi della manifestazione. "Non siamo d'accordo - prosegue Di Stefano - a nostro parere, bisogna preservare l'identità di un evento ormai storico mantenendone finanche il nome. Cosa costa? Vogliamo tutelare un marchio che, oltre ad essere divenuto ormai "tradizionale", nonché registrato e coperto da Copyright, rappresenta il frutto di anni di duro lavoro. L'evento è conosciuto in tutta Italia, da ultimo anche grazie alla rivista Etna Walking Rural distribuita ad EXPO 2015 e promossa dalla Regione Siciliana e da Federal Alberghi Sicilia. Riteniamo opportuno procedere per la nostra strada non potendo accettare un compromesso come la modifica del nome della "Sagra dell'Iris e dell'Artigianato" assumendoci naturalmente il rischio di una nuova sfida, organizzando l'undicesima edizione dell’iniziativa nel paese di Pedara, grazie anche al contributo del Sindaco Antonio Fallica, che non si è tirato indietro aprendoci le porte del suo Comune, in modo da permetterci di portare avanti una manifestazione divenuta ormai una colonna portante della prossima Città Metropolitana che altrimenti rischiava di scomparire."Siamo amareggiati dell'accaduto, il nostro entusiasmo e la voglia di fare per il nostro paese continua e speriamo che in futuro si scelga di tutelare l' interesse dello stesso come obiettivo primario e fondamentale. Sebastiano Di Stefano