Adesso arriva il Commissario
Roma, il sindaco Marino firma le dimissioni e lascia
E’ finita quella che per molti è apparsa come la “crociata” contro Ignazio Marino: le sue dimissioni sono state formalizzate. Il presidente del Consiglio comunale, Valeria Baglio, ha ricevuto quella lettera di addio che in tanti hanno bramato, partendo proprio dal Pd stesso. Un partito che si è fatto matrigna per l’occasione, costringendo di fatto il chirurgo dem ad abbandonare il Campidoglio. E così è stato, tra la gioia dell’opposizione e la desolazione di chi invece continuava a credere in lui. Marino da primo cittadino diviene sindaco dimissionario e inquilino di Palazzo Senatorio fino al 2 novembre. Poi per legge la sua carica passerà nelle mani di un commissario, nominato dal prefetto di Roma, Franco Gabrielli. Un sostituto fino a giugno, quando alle elezioni Comunali i cittadini saranno chiamati nuovamente al voto. Gli stessi che nel 2013 consegnarono la fascia tricolore a Marino con un sostanzioso 64%.
Esce di scena il sindaco-chirurgo, e lo fa come dalla porta secondaria del Palazzo, lontano dai riflettori e dai microfoni, coerentemente con quello che è sempre stato il suo mandato. Non ha mai rilasciato grandi interviste o dichiarazioni scomode, non è mai stato retore né tanto meno demagogo. Eppure la gogna mediatica lo ha travolto lo stesso. "Si è messo contro i poteri forti" gridano i suoi sostenitori in piazza del Campidoglio, mentre tengono in mano striscioni con su scritto "Marino non mollare". In centinaia si sono dati appuntamento al Comune, altri invece, gli irriducibili, stanno protestando al Nazareno, direttamente contro il Partito Democratico. Ma non sono gli unici a pensarla così. E' curioso infatti che un magistrato, nonché assessore alla Legalità capitolina, come Alfonso Sabella, si lasci volutamente scappare di bocca: "C'è' stata un'aggressione mediatica senza precedenti contro Marino. E solo un bambino non si accorgerebbe che in questo contesto, i "cattivi" che Ignazio stava cercando di cacciare via si sono inseriti e hanno fomentato questa attenzione sul sindaco". Quasi a dire: oltre gli scontrini, c'è di più...