Accolta l'istanza del difensore
Porto Empedocle, revocato il carcere duro al fratello del boss Gerlandino Messina
Il tribunale di sorveglianza di Roma ha revocato il regime di 41 bis, il cosiddetto carcere duro, a Salvatore Messina, il presunto mafioso di Porto Empedocle condannato all'ergastolo al processo Akragas. I giudici del tribunale della capitale hanno accolto il ricorso del legale di fiducia di Messina, Salvatore Pennica. Accolta la tesi della difesa secondo la quale le lettere inviate da Salvatore Messina al fratello Gerlandino, ex capo di Cosa Nostra Agrigentina, non contenevano messaggi cifrati ma semplici battute per sdrammatizzare la sua condizione di recluso.