La donna era vittima di stalking
Uccisa a coltellate a Nicolosi, fermato a Milano l'ex convivente
Sarebbe stato arrestato a Milano dai carabinieri Luca Priolo, 24 anni, l'ex convivente della vittima. L'uomo avrebbe prelevato nelle prime ore del giorno 300 euro dal bancomat e si sarebbe recato in lombardia. A tradirlo diverse telecamere sia a Messina che in Calabria. Adesso il giovane sarebbe a disposizione dei carabinieri e si attende l'arrivo di un magistrato di turno per le decisioni del caso.
Si profila un giallo all'ombra dell'Etna, con la morte di Giordana Di Stefano, una ragazza di 20 anni, madre di una bambina di pochi anni che è stata uccisa questa mattina a coltellate in Via Monlupo, periferia di Nicolosi, comune del catanese alle pendici del vulcano. Secondo quanto si apprende, la giovane sarebbe stata uccisa mentre si trovata all'interno della propria auto, un'Audi A2 di colore grigio metallizzato.
Quello che sembra un caso di femminicidio, come tanti simili, con l'ex convivente, compagno o fidanzato che non accetta la fine di una relazione, potrebbe invece rivelare sorprese inaspettate, come un caso di omicidio, magari da parte di una rivale in amore. Di fatto oggi più che mai anche la presenza sui social permette di scandagliare i rapporti delle persone riuscendo il più delle volte a carpire elementi di una vita difficile, piena di sofferenze e frustrazioni.
Giordana, che lascia una figlia di quattro anni amava raccontare le proprio emozioni anche sul suo profilo Facebook. La pagina virtuale si apre con una foto con la figlia e un giovane davanti la torta di compleanno il 27 agosto scorso. La vittima era una ballerina e partecipava a eventi e spettacoli nella Sicilia orientale. Aveva 691 amici, tante foto con la figlioletta, molti selfie con amiche. Quest'estate sembra che qualcosa non andasse nel rapporto che la donna aveva con qualcuno (Uomo o donna). Il 4 settembre posta: ''Ballavo per un disperato bisogno fisico di muovermi,voltarmi, correre... Ballavo perché il mio corpo doveva scaricare nell'aria circostante violente energie compresse che non sapevo dove mettere, come trattare. Era una forza misteriosa,silenziosa, completamente padrona di me, della quale non sapevo cosa fare...''. Il 4 agosto sotto la scritta ''ho smesso'' ha pubblicato questo post: ''Uno degli errori più grandi che si possano fare è tenere vicino chi sgretola la tua autostima, piano, con gesti apparentemente inconsapevoli''. E ancora: ''Bisogna fare attenzione alle parole che si dicono... Le parole sono armi senza scampo, affilate e pericolose... Ti si appigliano addosso e non te ne liberi più... Ci sono schiaffi che si perdonano e parole che non lasciano scampo....!!!! Alcune parole non si perdonano.... Buonanotte...!!!!!''.
Giordana Di Stefano oggi era stata in tribunale, dove era parte lesa nella prima udienza preliminare per stalking scaturita da una sua denuncia del 3 ottobre 2013 ai danni del suo ex convivente Luca Priolo di 24 anni. Da allora non aveva più segnalato minacce e non aveva neppure nominato un proprio avvocato. Non è ancora chiaro se l'omicidio è collegato a questo episodio: nessun elemento collega per il momento denuncia ad omicidio.
Nell'esposto la giovane segnalava di avere ricevuto messaggi assillanti e degli appostamenti e pare infine che l'uomo fosse entrato senza autorizzazione in casa della vittima. Il procedimento è stato regolarmente incardinato ugualmente dalla procura di Catania che ha chiesto il rinvio a giudizio dell'imputato. La prima udienza si sarebbe dovuta tenere stamattina ma è stata rinviata perché il legale dell'imputato ha chiesto il ricorso a riti alternativi ipotizzando anche una bonaria risoluzione.
I carabinieri starebbero comunque cercando l'ex convivente. Diverse denunce fatte negli anni per episodi persecutori. Indagini sono in corso. Sul luogo del delitto si è recato il pm Andrea Sorrentino e i carabinieri della compagnia di Paternò e del comando provinciale di Catania.