Matteo Renzi: "Proveremo a portare Draghi alla guida dell'Ue"
"L'Europa è nata dal sogno di Ventotene e rischia di morire nella palude burocratica. Oggi osi torna a pensare in grande o si muore". Lo spiega il leader di Italia Viva e senatore Matteo Renzi in un'intervista al Corriere della Sera dove parla della sfida delle elezioni europee. I punti da affrontare secondo l'ex premier sono "il superamento del diritto di veto perché non può essere Orbán a decidere per noi, elezione diretta del presidente della Commissione, difesa comune ma anche vera politica diplomatica chiamando al ruolo di inviati speciali dei leader capaci, non personaggi di seconda fila bocciati in patria - prosegue - .Parliamoci chiaro: se non ci sono gli Stati Uniti d'Europa i singoli Paesi non saranno in grado di stare da protagonisti sulla scena mondiale". "Meglio avere un obiettivo ambizioso che utilizzare le Europee come sondaggio sul proprio gradimento - aggiunge -. Mi riferisco a quelli come Schlein e Meloni che si candideranno dicendo da subito che non metteranno piede a Strasburgo. Prendi i voti e scappa: così si prende in giro la gente". "Con la nostra lista puntiamo a eleggere 5 parlamentari che saranno decisivi quando ad esempio ci sarà da dire no a Ursula von der Leyen e sì a Mario Draghi. Francamente preferisco un buon compromesso che prende voti rispetto a una follia kamikaze che regala seggi ai sovranisti - conclude -. Con un piccolo gruppo di parlamentari tre anni fa ho mandato a casa Conte e portato Draghi a Chigi. Con un piccolo gruppo di parlamentari europei proveremo il miracolo bis".