Il Palio ippico dell'Ascensione a Floridia, il più antico di Sicilia: la prima corsa nel 1461
Il quadro storico entro cui situare le notizie e le fonti riguardanti il Palio ippico dell’Ascensione di Floridia e la festa religiosa che veniva celebrata in concomitanza del Palio ha come punto di riferimento una data: il 4 maggio 1453. In tale data, infatti, come è attestato dall’Archivio di Stato di Palermo, il feudo di Xiridia, antica denominazione dell’attuale comune di Floridia, veniva confermato come possedimento del nobile Valore de Perno, uno dei figli di Guglielmo Perno, che diverrà, successivamente, il primo barone di Floridia. Guglielmo è figlio di quel Giovanni Perno che contrasse matrimonio con Paola de Asiain, figlia di Guiglielmo de Asiain, la quale, nel 1343, succedette al padre Gil de Asiain, primo feudatario di Xiridia. I Perno appartenevano a una famiglia del patriziato urbano di Siracusa, mentre gli Asiain erano una delle più note ed importanti famiglie della nobiltà navarrese. Le fonti storiche attestano che nel 1459 Valore de Perno prestava per il feudo di Xiridia giuramento di fedeltà alla regina Giovanna Enriquez, seconda moglie di Giovanni I di Castiglia. Nel 1461 Valore de Perno diviene barone di Floridia, succedendo così al padre Guglielmo. Ricca di riferimenti è la descrizione che il Barbieri fa nei Capibrevi a proposito dell’investitura di Guglielmo: «Guglielmus de Asinis pro equo armato». La figura corazzata del cavaliere in sella al suo «equus armatus», armata di lancia o spada, era l’immagine per eccellenza della guerra medievale. Il destriero incarnava gli antichi valori, assimilati dai nuovi ideali cavallereschi. Negli Annali del Capodieci, comunque, sono ricostruite le vicende storiche che hanno interessato il feudo di Xiridia durante il regno di Isabella di Castiglia, che elesse Siracusa come sede della propria Camera Reginale, sotto la cui giurisdizione ricadevano i territori ed i possedimenti floridiani. In particolare, per quanto riguarda le cronache riguardanti il feudo durante la baronia di Valore de Perno, significative risultano le fonti provenienti dal fondo storico dell’Archivio Centrale dell’Università di Salamanca, che conserva l’opera dell’erudito castigliano Evaristo Cardenas, gli Analecta Hyspanica. Da questa opera apprendiamo la notizia, attinta da cronache coeve, secondo la quale «Valor de Perno iba a pelo en un potrillo xiridiano, flete lindo come un dao que apenas pisaba el suelo de livianito y delgao…». Il testo, tradotto in italiano, ci offre una importante informazione: «Valor de Perno cavalcava senza sella sul suo puledro floridiano che era bello come un dado: quasi non toccava terra tanto era snello e leggero…». La medesima fonte prosegue: «En el mes de mayo 1461, en la fiesta de Xiridia, al potro que en diez añ naides lo ensillò, don Valor de Perno se lo acomodò»: «Nel mese di maggio del 1461, durante la festa di Floridia, don Valor de Perno riuscì a sellare lo stallone che in dieci anni nessuno era riuscito a farlo». La notizia riportata riferisce di una «fiesta», una ‘fiera’ di bestiame che si svolgeva a Floridia nel mese di maggio 1461 durante la quale si svolgevano competizioni con cavalli montati a pelo. È questa la più antica attestazione rinvenuta sino ad oggi della celebrazione del Palio ippico di Floridia, che risulta dunque essere il più antico Palio ippico della Sicilia ed uno tra i più antichi d’Italia.
Salvo Sequenzia
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(nella foto del 1969 di Nunzio Bruno un pezzo di storia del Palio dell'Ascensione di Floridia)